INDICE

Insegnamento 1:  La Voce dei Maestri
Insegnamento 2:  Le Anime Predestinate
Insegnamento 3:  Il Regolamento
Insegnamento 4:  Radio di Stabilità
Insegnamento 5:  L'Insegnamento
Insegnamento 6:  Le Categorie
Insegnamento 7:  L'Idea Madre
Insegnamento 8:  Cafh di fronte alle Religioni
Insegnamento 9:  I Doni di Cafh
Insegnamento 10:  Economia Provvidenziale
Insegnamento 11:  Il Corpo di Fuoco
Insegnamento 12:  Le Stelle Celesti
Insegnamento 13:  Il Forte Liberatore
Insegnamento 14:  L'Integrità della Gran Opera
Insegnamento 15:  Il Potere della Gran Corrente
Insegnamento 16:  Unione Sostanziale colla Divina Madre

 

 Insegnamento 1:  La Voce dei Maestri

Gli esseri umani non trovano sulla terra la pace e la felicità anelate. Solo la separazione dei beni transitori ed il risultato dell'amore divino possono dare pace e felicità all'essere.
I Figli arriveranno all'unione con Dio per mezzo di Cafh.
Cafh, simbolizzato per la Donna Forte che soggetta e chiude le fauci del leone, è il mezzo che hanno i Figli per raggiungere il dominio di se stessi e riuscire i mezzi per l'Unione Divina.
Cafh come mezzo di realizzazione è lo sforzo, l'allenamento psichico, mentale e spirituale dell'anima verso la Divinità e è allo stesso tempo una grazia infusa della Divinità nell'anima.
Ogni sforzo del Figlio è inutile se non gli assistè l'aiuto divino e questo, a sua volta, ha bisogno dello sforzo del Figlio per fruttificare nell'anima e diventare effettivo.
L'aiuto divino viene direttamente al Figlio da Dio, come risultato prestabilito dall'eternità dentro il Piano Divino dell'evoluzione.
L'Unione Divina non può essere realizzata senza lo sforzo del Figlio e l'aiuto Divino, perché l'Idea Madre della Razza Ariana è basata sull'armonia dei valori umani e divini. La conquista di Dio si riesce per lo sforzo razionale e l'illuminazione divina nell'anima per la vincita della stessa ragione.
Il nome di Dio è espressione del principio fondamentale dell'Universo, dello Spirito Eterno che aleggia dietro tutta la manifestazione. Dio, Governatore dell'Universo, enumera per sé stesso le distinte espressioni del suo potere e volontà dentro il Piano dell'Evoluzione Universale.
A volte i Figli abituano adorare e riverire a Dio nel suo aspetto di Creatore dell'Universo nell'immagine femminile della Divina Madre.
L'immagine della Divina Madre è in Cafh il principale punto di attenzione e venerazione come immagine viva dell'opera, del potere, dell'amore e dell'onnipotenza di Dio.
L'aiuto divino ha nel Figlio manifestazioni distinte e varie. Va dalla disposizione naturale dell'essere fino all'intervento di esseri divini ed umani che, direttamente o indirettamente assistono provvidenzialmente, nel momento opportuno e nella forma più inaspettata, ai Figli ad essi affidati.
Gli esseri divini che partecipano al compimento del Piano Cosmico e che intervengono nel progresso e nell'assistenza all'Umanità sono di un numero incalcolabile e di distinte gerarchie. Tutti intervengono ancora indirettamente nell'evoluzione dell'Umanità, perché il Cosmo non è più che il risultato dell'Idea Unica di Dio.
Ci sono tre categorie che intervengono direttamente nei destini dell'umanità. Questi sono esseri divini, semidivini e superiori, chiamati Grandi Iniziati.
La prima categoria è dei Grandi Iniziati Solari.
La seconda categoria è dei Grandi Iniziati Lunari.
La terza categoria è dei Grandi Iniziati del Fuoco.
I Grandi Iniziati Solari intervengono nei destini cruciali che cambiano e trasformano le diverse tappe della Razza. Essi sono i portatori dell'Idea Madre che presentano all'Umanità, divinamente e schiettamente, dalla culla di una razza fino al suo finale ed impregnano a questa col potere di questo pensiero unico come si fosse il cammino tracciato del suo proprio destino.
Il pianeta e gli uomini sono impregnati della grazia e della protezione della Divina Incarnazione del Gran Iniziato Solare. Questo, al quale chiamiamo il Cristo, è intervenuto direttamente nella redenzione e possibilità di progresso dell'Umanità attuale.
Come una nuova razza sta per incominciare, la Divina Incarnazione tornerà nuovamente sulla terra per rinnovare e fortificare l'opera del Cristo. I discepoli orientali richiamano a questo Gran Iniziato Solare:  Maitreya. Cristo annunciò chiaramente nei Vangeli il suo ritorno trionfale a questo mondo.
I Grandi Iniziati Lunari dirigono i movimenti parziali e vari di distinti settori dell'Umanità. Essi sono come un ponte teso tra il cielo e la terra, tra l'Umanità e la Divinità, poiché sono i guide delle grandi religioni, filosofie, razze, stati ed organizzazioni.
Essi sono l'Idea Madre fatta carne ed il pensiero-destino dei Grandi Iniziati Solari fatto forma. Nell'ora propizia, dai mondi superiori lanciano la sua idea nel cuore degli uomini predestinati, o si incarnano loro stessi dentro un campo magnetico determinato dell'Umanità, spingendo irresistibilmente a questa Umanità verso il credo rinnovato, il nuovo assioma, la terra promessa, la legge liberatrice, facendo sorgere così le nuove credenze, i nuovi ideali, le nuove nazioni che rinnovano le concezioni dell'amore e della vita.
Tutti gli uomini di un determinato settore nazionale, morale o religioso partecipano dell'influenza del Gran Iniziato Lunare corrispondente allo svolgimento dell'Opera caratteristica del suo tempo, e delle rispettive necessità.
I Grandi Iniziati del Fuoco intervengono nell'assistenza individuale degli esseri, aiutando al suo progreso interiore e facendoli atti al compimento dell'Opera che devono esteriorizzare e compiere nel mondo.
Essi che apparentemente si mantengono sconosciuti e nascosti, tuttavia sono quelli che più vicino stanno degli uomini. Guidano profittevolmente alle anime verso il suo svolgimento interiore, verso la conoscenza della sua vocazione personale e verso lo sforzo per il compimento del suo destino. Il lavoro di essi è più individuale che collettivo, perché guidano individualmente alle anime;  chiamano di tra la moltitudine ai più atti, scelgono ai migliori e tra questi selezionano ai perfetti, orientandoli verso ul suo proposito determinato.
I Figli di Cafh sono speciali e direttamente soccorsi per le tre categorie di Grandi Iniziati, ai quali chiamano col nome venerato di Maestri.
I Maestri aiutano ed assistono continuamente a Cafh ed i Figli affinché possano realizzare nel mondo la sua missione mistica che è di realizzazione di amore divino in sé e, per riflesso di similitudine, in tutti gli uomini qualificati per ciò.
La voce dei Maestri arriva continuamente al cuore e la mente dei Figli per guidarli nel Sentiero.
La maggioranza dei Maestri che assistono a Cafh appartengono più direttamente ai Grandi Iniziati del Fuoco, intervengono in tutti gli avvenimenti della vita del Figlio ed a volte di un modo visibile e diretto.
Quindi, tutta l'Opera e le possibilità di Cafh si appoggiano fermamente sull'aiuto divino dei Maestri, senza la quale tutti gli sforzi e lavori del Figlio sarebbero vani.
    Per quel motivo Cafh è una Opera esclusivamente divina, costituita per Poteri Divini, con l'unica finalità di portare ai Figli ad un Stato Divino.
I Maestri di Cafh sono espressione stessa di Dio;  sono gli intermediari tra i Figli e la Divinità, il punto Primario della Creazione che i Figli adorano nell'immagine della Divina Madre.

 

Insegnamento 2:  Le Anime Predestinate

La vocazione di Cafh è di ordine soprannaturale. Per quel motivo le anime chiamate a compierla sono predestinate.
Naturalmente, tutti gli esseri umani, per la sua partecipazione potenziale alla divinità, sono chiamati alla vita spirituale, vuole dire, a procurarsi il maggiore grado di perfezione possibile. Si distingue qui per vocazione spirituale quella data alle anime elette per la sua idiosincrasia speciale e per la sua disposizione inerente ed aggiornata al risultato della perfezione.
C'è nel mondo alcune correnti di arginamento verso la vita spirituale e gli esseri chiamati a quella realizzazione possono o non essere predestinati per la stessa.
Predestinazione Consecutiva. Invece le opere umane possono essere compiute o solo in parte, perché sono solo intenti dell'uomo per avvicinarsi a Dio e rispondono alla Legge Arbitrale di Possibilità.
Le opere divine si distinguono delle umane perché sono integrali, non assorbono un o alcuni parti dell'essere, bensì a tutto l'essere nLe anime chiamate per il compimento di opere divine vengono predestinate per il compimento delle stesse per la Legge di ella sua totalità, e le anime che partecipano sono predestinate. Inoltre, le opere divine sono visibili e profeticamente dirette per i Maestri.
Le anime di Cafh sono allora predestinai, ancora quelle che falliscono nel suo   intento;  quelle che trionfano proclamano col suo esempio la grandezza di Cafh e quelle che falliscono espiano col suo dolore gli aspetti materiali di Cafh.
Non possono determinarsi chi sono le anime chiamate a tanto alti destini poiché è un segreto della Legge di Predestinazione. Per quel motivo, umanamente parlando, tutti gli uomini sono possibili aspiranti alla vita spirituale di Cafh. Tuttavia, i predestinati per la realizzazione di questo ideale soprannaturale sulla terra già sono contati e solo essi passeranno l'ultima porta.
A volte i Maestri danno i nomi degli eletti e li mostrano in visione ai Figli incaricati di cercarli;  ma la maggioranza delle volte i Figli devono cercarli nella notte de quello che è ignorato per trovarli.
Ci sono naturalmente fattori generali che danno l'impressione che determinati uomini sono possibili aspiranti per Cafh:  buona disposizione, tendenza naturale, inclinazione al bene, corrispondenza amichevole.
Ma, ancora così, i Figli devono dare a questa ricerca di anime un tocco soprannaturale mediante l’orazione fervorosa ed il compimento delle prove stabilite.
La vocazione spirituale di Cafh è divina e, come tale, integrale, cosicché è di difficile comprensione per gli aspiranti.
Non devono considerare i Figli come una mancanza di vocazione che alcuni aspiranti trovino molte difficoltà nella realizzazione del suo intento.
Molti uomini con una marcata e manifesta vocazione spirituale sbattono subito al contatto della vibrazione del Potere della Gran Corrente. La forza di Cafh, concentrata verso un punto interiore unico, preciso, egocentrico e definitivo, è un movimento completamente distinto della forza periferica abituale degli uomini. Agli occhi degli aspiranti la sua immensa potenzialità si presenta a loro come inerzia, ed il suo campo magnetico, completamente polarizzato verso l’aspetto soprannaturale, sembra loro svincolato di ogni possibilità razionale. È ancora possibile che l'aspirante non accetti il valore e la finalità di Cafh e che tutto gli sembri confuso e non determinato. Gli uomini sono ancestralmente abituati ad un fine illusorio dei suoi sforzi:  alla vita, per perpetuarsi nella specie, alla comprensione, per il risultato di una specializzazione, alla religione, per la sicurezza di un paradiso.
Tutto questo non è segno di mancanza di vocazione nell'aspirante, bensì stati avversi che è necessario fare superare. La vocazione spirituale porta sempre con sé amari dolori rompendo la corrente abituale e trasgredendo le leggi del mondo. Inoltre, la persecuzione si alza feroce contro quelli che cercano di andare fuori del ritmo della vita corrente;  fino al cielo prova, in un principio, che le vocazioni sono e sconcerti. La povera anima, non volendo partecipare più dell'uomo vecchio, si trova incapace di rivestirsi dell'uomo nuovo. Molti cadono così, ancora prima di incominciare, nelle mani dell'abbandono e dello scoraggiamento. Tuttavia, i predestinati sapranno passare il temporale e la prova, e mettere i loro piedi sul cammino eletto.
Molte anime predestinate sono portate provvidenzialmente al sentiero di Cafh;  tuttavia non realizzano gli alti destini per i quali furono chiamate e non riescono la perfezione spirituale che doveva essere l'oggetto della sua vita.
Questo sembrerebbe un controsenso, per quel motivo è necessario chiarirlo.
La Legge di Predestinazione porta agli eletti di Cafh, ma essi, da soli, devono sforzarsi per compierla, avvalendosi della sua volontà e della Legge Arbitrale messa alla sua disposizione.
Essi sono portati divinamente al Sentiero ed devono percorrerlo umanamente. Dio sceglie a quelli che devono appartenere al suo popolo scelto. Per quel motivo Egli dice:  "Ego te tuli": "Io ti ho preso!; ma gli eletti devono ingrandire questo popolo per il suo proprio sforzo. Cristo dice:  "Qui vult venire post me, abneget seipsum, et tollat crucem suam et sequetur io": "Quello che vuole venire con me, rinunci a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua."
I Figli che furono predestinati a Cafh dovranno lottare duramente se vogliono realizzare in sé le promesse divine, poiché la predestinazione non toglie il peso della carne, né il Karma, né le tare proprie della vita.
La disciplina e la continenza fanno più ardue la lotta, perché sempre le abitudini umane, all'essere soffocati, prendono forme mentali. Il desiderio immaginativo è un incentivo molto più forte del fisico;  a volte queste tentazioni si trasformano in un vero inferno e fanno soccombere ai Figli. Fortunatamente, con l'aiuto dei Maestri e le forze spirituali di Cafh, per la maggioranza dei Figli questa pazzia di tentazione non è più che un purgatorio purificatore.
La volontà si va gradualmente fortificando e purifica le abitudini fino ad allontanare ogni desiderio dalla mente.
La forza di tali tentazioni non sarebbe vinta mai se la finalità del Figlio non fosse retta e tutta raddrizzata verso il risultato della vita divina. Di lì il fallimento di tutti i falsi spirituali che non gradiscono più che realizzazioni psichiche e fenomeniche.
I Figli non avanzano nel Sentiero perché non si sforzano, perché sprecano le forze e l'aiuto sistemato alla sua portata per compiere il suo destino spirituale.
Quando i Figli per il suo sforzo riescono la realizzazione spirituale, ogni legge umana sparisce e solo rimane solo in essi compiuta la Legge Divina.
Il predestinato è confermato nella sua predestinazione e . Il sacerdote di Cafh è riuscito la sua consacrazione;  non ha bisogno oramai dei simboli e dei riti per trasmettere agli uomini l'Insegnamento, bensì lui stesso è l'Insegnamento rivelato e l'Immagine Divina.
Egli è identificato colla Gran Opera, è padrone della Gran Corrente, e la sua Unione Sostanziale colla Divina Madre è permanente.
Egli è Direttore di anime e luce per i Figli, ed il tempo ed i cambiamenti della vita non prevalgono contro lui.
Veramente, egli lega e slega gli uomini;  manda ai brutti spiriti e richiama alle entità protettive. La sua parola può dare allegria o tristezza, e la sua benedizione allontana male e porta la pace sulla terra e  sugli uomini.

 

Insegnamento 3:  Il Regolamento

L'uomo è costituito armonicamente e matematicamente;  quindi è reggito per leggi e regole organiche, etiche e cosmiche che sono indiscutibili ed inalterabili.
Il suo svolgimento e la sua evoluzione seguono un piano di sviluppo determinato per metodi naturali e contingenti che si svolgino gradualmente ad ogni ora della sua esistenza.
Le leggi umane e civile, emanante delle necessità di svolgimento dell'uomo, sono di gran utilità mentre sono espressione della Legge Universale;  se no, sono segni di decadenza e schiavitú.
La Legge Universale è Legge Divina ed Unica, ed ella orienta sempre l'essere verso la sua liberazione finale e verso la sua identificazione con l'Eternità.
Le leggi umane sono quelle che fanno atto all'uomo, dentro il suo tipo e destino, per raggiungere questa divina liberazione.
Tuttavia, ogni legge umana che si costituisca come fine per sé e che non sia orientata verso la liberazione dell'uomo, è cattiva e dannosa. Gli uomini, per l'abitudine ancestrale di adattamento animale, a lei si attaccheranno;  ma porterannola sulle sue spalle come un peso di tirannia e di dolore.
Le leggi umane non sono più che mucchi di sabbia che gli elementari dell'illusione gettano agli occhi degli uomini.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato, come immagine della Legge Universale e come un mezzo umano per compiere la Legge Divina.
Questa, per essere compiuta, si manifesta in diverse forme e maniere, ma mantenendo sempre l'unità fondamentale della sua origine. Il Figlio, per lo sforzo e l'allenamento mistico, riesce l'Unione Divina e la Liberazione Spirituale per l'immagine e misura che l'impone il Regolamento di Cafh.
Questo Regolamento è l'unico tra tutti atto per il Figlio. Fa che egli adotti quelle osservanze e norme che l'immobilizzano, che lo paralizzano esteriormente, affinché crescano e si moltiplichino le forze e le attività interne allo stesso tempo, ordina ed incanala le leggi del mondo che il Figlio deve compiere per riuscire questa stessa fine.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato, affinché riescano la sua liberazione per tappe.
Quindi la legge umana, che vuole costituirsi come fine unica e non si adatta armonicamente alla missione specifica del Figlio di fronte al suo destino divino ed universale, è demoniaca ed inschiavizzante.
L'uomo ignorante dice:  "Voglio essere libero" e lancia da sé ogni dovere ed ogni obbligo e, dando un salto nel vuoto, s’infrange nel gran caos del disordine e del disorientamento.
Ma quando l'uomo saggio dice:  "Voglio essere libero", adotta la legge che è più atta per lui, segue il metodo stabilito senza abbandonarlo e, passo a passo, va verso la liberazione.
Quanto più relativa è la legge umana rispetto alla divina, tanto più atta è per affrettare l'uomo durante il cammino della liberazione.
Il Regolamento di Cafh è un mezzo di adattamento per i Figli e li porta, gradualmente, senza salti mortali e vigilando i suoi progressi, verso la sua fine.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato come espressione di buonsenso.
Tra i mistici, ancora quelli di vita strettamente interiore, ci sono due classi di regole date alle anime:  una è di tipo severo ed un'altra di tipo molto soave.
Sebbene ci sono anime che necessitano per il suo svolgimento interiore una od un'altra di queste regole, quella di tipo più severo non dura oltre la vita del suo fondatore e quella di tipo più soave non dura né il tempo che vive il suo fondatore. Una ed un'altra regola portano infinità di discordie e malintesi che alla fine turbano alle anime.
Il Regolamento di Cafh procura il metodo più pratico e moderato e si adatta ai tempi, ai posti e le caratteristiche dei Figli.
Egli non è né troppo soffice, né troppo severo. È più sensato e concede una possibilità di percentuale notevole di osservanza e regolarità. Dimostra con questo conoscenza degli esseri umani e buonsenso.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato, come comandamento divino ed umano.
È umano perché si adatta alle caratteristiche ascetiche e morali dei Figli per la sua semplicità, efficienza e semplicità.
È umano perché nella sua espressione esterna toglie tutto quello che è esteso, i dettagli, la cosa ampollosa, e facilita con pratiche fondamentali, chiare e vitali, il compimento dei doveri di Cafh.
È Divino perché riflette la luce infinita nel suo continuo sforzo per fare della vita del Figlio un continuo allenamento che gli facilita la realizzazione mistica.
È Divino perché promuove continuamente il Figlio dall'osservanza schietta ed unilaterale, alla libertà dell'Unione Divina.
Inoltre, il Regolamento è dato ai Figli per la Legge di Conseguenze come l'unico metodo atto per essi, affinché riescano le abitudini che facilitano loro l'ascensione spirituale.
È Divino ed umano perché toglie al Figlio ogni sovraccarico e gli lascia solo la forza ideale, la forza che fa che sparisca umanamente come personalità, per potere rivelarsi divinamente come forza egocentrica.
L'unica possibilità di salvazione del mondo sta in che l'uomo sparisca come personalità esterna per riuscire una maggiore individualità interna.
Gli individui come tali devono fallire affinché si esprima nel mondo con un modo uniforme di sentire e di pensare.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato, come un stampo di vita.
Ogni uomo ha bisogno di un stampo dove vivere. Ancora i Maestri sublimi inviati alla Terra per insegnare all'Umanità a rompere i suoi lacci e legature che l'accecano e schiavizzano, devono adattarsi ad un metodo, per semplice che sia:  o l'uomo esplode o deve adattarsi.
La cosa importante è sapere che la regola è una mezza e non un fine.
La cosa importante è sapere quale è e come è lo stampo che uno porta addosso.
La maggioranza degli uomini sono messi in stampi che non quadrano loro. Lo sforzo della reazione produce dolore e sofferenza.
La lotta per obbligare gli uomini a vivere dentro un stampo determinato, fa inventare rimedi che sono stampi ancora peggiori che i primi.
Solo lo stampo divino serve per l'uomo;  e questo stampo gli è dato spontaneamente per la legge della vita e del destino, immagine della Legge Divina. Per quel motivo Cristo dice:  “Il mio giogo è soave ed il mio carico è leggero."
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato, come un mezzo di felicità.
È il metodo di che essi hanno bisogno per il suo progresso, l'unico regola utensile per il suo adattamento.
Non è un peso per i Figli, bensì qualcosa di inerente ad essi, qualcosa di spontaneo che fa parte di loro stessi.
Il suo compimento non è un ostacolo per i Figli né qualcosa di strano ad essi, bensì espressione fedele di quello che desiderano essere e fare.
Lo compiono volontariamente, è espressione di suo agire, è un carico di amore.
Il uomo rinchiuso contro la sua volontà sarà visto col tempo trasformato in una rovina, mentre l'uomo che volontariamente si mette in un chiostro trova in quella separazione chiarezza mentale, sublimazione e pace.
La Legge è pesata quando è strana all'essere, ma quando a lui si unisce ed agisce come un'espressione spontanea dell'anima è il giogo leggero di Cristo.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato come mezzo di adattamento liberatore.
La parola libertà è come una luce accecante per l'essere umano sempre in catene, ma non c'è più libertà che quella dello spirito e questa stessa diventa chimera, la maggioranza delle volte, come la stella che il bambino vuole toccare con le mani. Inoltre, non c'è né leggi umane né libertà umane che possano dare liberazione. Ancora i metodi più sublimi niente possono riuscire, bensì unicamente disporre all'anima per la sua liberazione.
Quando l'anima adotta una legge o metodo determinato, appropriato per lei e lo segue con tutta la finalità ed attenzione, è pronta alla sua divina liberazione spirituale e questa  arriva unicamente attraverso la comprensione ed il godimento interiore.
Il Regolamento di Cafh è un modellatore dell'anima perché la sua unica fine, il suo unico interesse, il suo unico sforzo, è mettere all'anima in disposizione di contatto con le sue forze interiori e divine.
Egli è come il Guardiano della Soglia che accompagna all'anima fino alla Porta Sacra e gli indica il cammino verso la Camera Reale.
Internamente, l'anima si vede a sé stessa ed allora può slegarsi, per comprensione delle leggi e delle azioni del mondo come illusorie. Lì ella si mette in contatto colla vibrazione mentale unica, espressione della sostanza cosmica e scorge la legge dell'eterna divenire e del suo modificazioni tattviche, e sa discernere così tra la cosa illusoria e la cosa reale, tra la Legge e le leggi.
L'anima si vede lì a sé stessa come risultato di questa vibrazione unica. Vedi che questa non è né la forza del cervello né quella del cuore, né quella delle mani o dei piedi, perché tutti questi sono forze risultanti delle modificazioni, ma tutta ella è forza spirituale emanante della vibrazione unica.
Il Regolamento di Cafh è dato ai Figli che l'hanno rispettato come la sintesi del suo Ideale Spirituale.
Quando il Figlio riconosce in sé la Legge Reale dell'Universo, allora la libertà incomincia ad apparire in lui. Egli ed il Regolamento di Cafh sono una sola cosa.
Quando il Regolamento si è trasformato nel Figlio in una forza vibratoria unica, determinata per un'abitudine di santità unica, si trasforma di umano in divino. È la realizzazione dell'Ideale Spirituale.
La struttura del Regolamento di Cafh, per quel motivo e soprattutto, è ideale.
Le Leggi di Cafh, più che imposizioni, sono norme per aiutare all'ascesis della Rinuncia e si basano su pratiche più interne che esterne. Le norme esterne sono ancora piuttosto stimoli spirituali che funzioni organiche.
Il Regolamento è lo sforzo del Figlio affinché, da solo, riesca il disinteresse esterno ed aderisca fortemente alle pratiche interne e spirituali.
Il Regolamento di Cafh è tanto orientato verso il risultato dell'Ideale Spirituale e è disposto di tale modo che può sempre il Figlio essere adattato attraverso le autorità, o liberarsi di quelle pratiche esterne che gli ostacolano la sua realizzazione.

 

Insegnamento 4:  Radio di Stabilità

Cafh è una Opera destinata a formare una Riunione di anime sulla Terra. Come tale ha bisogno di un punto di appoggio magnetico terrestre, non in un senso di possesso, bensì per un senso di bene immobile.
I Maestri di Cafh, formando nel mondo astrale il circolo spirituale dal quale diviene la Gran Opera sulla Terra, si riflettono quindi sul punto magnetico di irradiazione. Quello punto è Om Hes.
Ampliando la potenzia energetica della Gran Opera, si moltiplicano anche sulla terra i punti magnetici che lo serviranno da appoggio.
Ogni polo potenziale spirituale ha bisogno, per manifestarsi, d’un polo attivo materiale.
Appena due o tre anime si riuniscono in un posto determinato, si stabilisce lì un punto magnetico della Gran Opera di Cafh e questo incomincia ad espandersi attraverso le anime che si mettono in contatto con lui.
Questa vibrazione genera attorno a detto posto un campo magnetico determinato, chiamato Radio di Stabilità.
 Parlando qui di un posto determinato dove si stanzia l'Opera, sta una domanda:  se i beni di Cafh sono completamente intrinseci come può stanziarsi su un punto materiale?
La stabilità di Cafh in un posto determinato non è realmente materiale bensì ideale.
Il posto è un punto di appoggio di scarico, una selce del quale si fa germogliare la scintilla.
Si stabilisce lì per scappare di lì;  prende gli elementi terrestri come modelli per creare la città eterea del futuro.
 Om Hes non esiste, è un simbolo.
L'Om Hes, sedile di Cafh sulla Terra, non sarà più che un punto ideale.
I Maestri, scaricando la potenza della Gran Corrente, si appoggiano sulla Terra affinché ella comunichi col suo magnetismo alla Gran Opera.
Prendere radici alla Terra, praticato per i Figli attraverso la sua permanenza dentro la sua Radio di Stabilità, non è desiderio di possesso territoriale altro che adesione allo spirito della stessa.
I Maestri materializzano le forze divine per la realizzazione, ma non totalmente.
Il dio mitologico non consegna sua figlia divina al sonno della vita terrestre, bensì dopo l'avere circondata di un fuoco inaccessibile, vuole dire, di una forza eterea superiore alla forza materiale.
L'espansione e moltiplicazione dei centri magnetici terrestri di Cafh non indicano ugualmente posti determinati, bensì posti destinati per Cafh.
Il Centro magnetico è riuscito dai Figli che si riuniscono e la sua scoperta è un riflesso della sua scoperta interna.
Il Raggio di Stabilità partecipa strettamente dalla vita spirituale dei Figli e riflette totalmente la sua mistica, completamente interiore, di riflesso su sé, di missione egocentrica.
Altri gruppi di esseri spirituali hanno la missione della mobilità, si trasferiscono continuamente di un posto ad altro e si mettono in contatto coi principali centri magnetici della Terra.
Ma non così i Figli di Cafh: sua missione è, si ripete, stare, fissare, “egoessere”, “potenziarsi”.
Il Raggio di Stabilità che il Figlio crea nel posto della sua residenza è vero come risultato, ma di sostanza eterea come possesso; quindi, di più consistenza e durata che se fosse materiale, un vero circolo di fuoco.
Non appena il Figlio mette il piede nel sentiero, si ubica nel posto che gli corrisponde, si limita dentro una corrente determinata di idee, e traccia intorno a sé, misticamente, la clausura della sua anima. Egli si limita, si concentra, si sintetizza per diventare atto per la sua liberazione.
Il Figlio di Cafh sta circunscripto al suo Radio di Stabilità.
La stabilità lo radica nel suo posto affinché lì possa compiere la sua missione provvidenziale e riuscire la sua perfezione.
L'uomo, staccandosi sempre di più del laccio magnetico che l'unisce alla Terra, si esaurisce attraverso una smisurata mobilità e perde la possibilità di una sussistenza integrale. Non è il possesso materiale della Terra quello che dà all'uomo la cosa necessaria per vivere né la sicurezza economica del futuro, bensì è il radicamento, l'amore alla Terra, la conoscenza della stessa che concede abbondanti frutti.
Il Figlio, stabilendosi volontariamente in un posto, torna a mettere i centri magnetici del suo corpo in contatto coi centri magnetici della Terra che erano rotti per la mobilità, torna a stabilire canali di forza magnetico-terrestri tra lui ed il suo suolo, come canale ben provvisto di acqua che gli proporziona quello ch’è necessario per vivere abbondantemente.
La forza magnetico-terrestre del Figlio si espande intorno a sé, si diffonde agli uomini che lo circondano ed a quelli che avvicinansi  portando benessere.
Il bene immobile concede all'uomo l'amore vero al posto dove è nato o che gli fu destinato per abitare;  gli concede la facilità per risolvere i suoi problemi economici per la capacità produttiva dell'abitudine e fortifica e rinvigorisce il suo fisico attraverso il contatto continuo coll'anima del suo suolo.
Il radicamento fomenta e consolida l'industria, trasformandola gradualmente in specialità, arte e capacità incontestabile.
Il radicamento seleziona e presenta i tipi fisici che devono servire come modello ed immagine degli altri paesi e delle razze future.
Il Figlio di Cafh stà circonscritto, inoltre, all'Idea Madre di Cafh ed al potere della Gran Corrente.
Non appena il Figlio entra ad essere parte del Potere della Gran Corrente, si limita dentro la stessa.
Tutte le scienze, le arti e le filosofie, come generalità, gli sono proibite, dovendo concretarsi ad un assolo sforzo, ad una sola aspirazione, ad una sola idea.
L'Idea Madre di Cafh gli è stata affidata e questa è la sua unica fine.
L'Idea Madre di Cafh, dentro il Piano Divino, è riuscire la perfezione per l'Ascesis della Rinunzia e la Mistica del Cuore che è equivalente di stretta vita interiore;  tutto quello che non sia quello fine deve essere escluso.
Il Figlio è buon studente, è buon impiegato, è buon professionista, è buon cittadino, ma non come fine bensì come mezzo. Egli non vuole essere neanche qualcosa che gli sembrerebbe meglio, perché anche l'altra cosa non sarebbe più che un mezzo esattamente uguale al quale possiede già per riuscire il suo fine.
Il Figlio si applica alle scienze, alle arti, alle filosofie, non perché quello è il suo fine, bensì perché quelli possono essere mezzi per illustrare più ed accrescere la lucentezza del suo fine.
Per il Figlio non c'è niente superiore né niente che valga la pena fuori del suo fine.
Ancora quando tutto il sapere fosse cancellato della sua mente non avrebbe questo nessuna importanza perché rimarrebbe intatto in lui il frutto del suo fine che è la Saggezza Eterna in sé.
Penetrando dentro la Gran Corrente, i Figli non possono desiderare oramai fare questo o quello, né si sentono chiamati a studiare questo o quello, bensì unicamente procurano quello che può essere utile al compimento del suo proposito.
Questa circoscrizione di forze energetiche e mentali accresce di tale modo il pensare ed il sentire del Figlio che concede realizzazione ai suoi pensieri ed i suoi desideri.
Il Figlio per questa forza concentrata in sé, lava vantaggiosamente tutto il suo Radio di Stabilità. Egli dà salute ai malati, provvidenza agli necessitati, direzione alle anime.
Il Figlio di Cafh stà circonscritto, inoltre, alla clausura mistica della sua anima.
La missione di vita interiore del Figlio non è solo un simbolo bensì una realtà effettiva.
L'uomo futuro non deve riuscire il compimento delle sue aspirazioni di perfezione e di felicità per lo sforzo esterno, bensì per lo sforzo interno.
È necessario allora che il cuore umano riesca una maggiore capacità di ritenzione potenziale di forze, necessarie per quello proposito.
Le Misure del cuore della Madre Divina devono essere le misure del cuore dell'uomo.
Realmente il Figlio si concentra allora in sé per la vita interiore, collocando la sua dimora, il suo pensiero, la sua opinione, dentro il suo proprio cuore.
Egli fa lì suo violetta potenziale, la sua cittadella inespugnabile, il suo osservatorio senza limitazione di orizzonti.
Il Figlio da lì torna a ricostruirsi spirituale e fisicamente, facendo esperienze ed abitudini nuove, mettendo a prova la sua tempera e flessibilità, diventando adatto per una maggiore resistenza:  una resistenza atomica.
Dicono gli uomini che l'eccessivo dolore o l'eccessivo amore fa esplodere al cuore, ma il Figlio dice al cuore:  “Ti darò , a poco a poco, tanto sentimento fino a che sia capace di trattenere in tí la potenza dall’sentimento dell'Universo."
Il Figlio rivede ogni fibra del suo cuore, l'analizza e la fortifica;  e non uscirà di lì, della sua mistica cella interiore, fuori della clausura della sua anima, fino a che si conosca a sé stesso per la conoscenza del suo proprio cuore.
Per stringere più le chiavi del suo Radio di Stabilità, il Figlio si allontana periodicamente ancora più del mondo e delle cose esterne in casa di ritiro e posti appropriati.
Il Figlio penetra continuamente nelle profondità del cuore e dell'anima, si adatta sistematicamente ad una Idea Unica, fissa in sé unicamente il suo proposito.
Per la contrazione continuata, sostenuta ed inalterabile, il Figlio riuscirà la misura unica, la sua espansione in contatto con l'Universo e l'Eternità.

 

Insegnamento 5:  L'Insegnamento

L'Insegnamento di Cafh è Divino ed Eterno.
Rivela i mezzi per cristallizzare nella terra il Piano Divino, definisce le verità inerenti all'Idea Madre della Razza attuale e ventura;  deriva delle verità fondamentali le eventualità e mantiene una comunicazione diretta e continuata tra i Maestri ed i Figli.
Essi la trasmettono, nel tempo e nello spazio, senza non trattenersi mai, modellandola alla necessità dell'opera a realizzare ed alla capacità spirituale delle anime che devono riceverla nel momento indicato ed opportuno.
L'Insegnamento è fondamentale e contingente.
L'Insegnamento è fondamentale quando rivela le Verità Eterne essenzialemente e categoricamente.
Queste verità sono oscure e velatamente contenute nei Testi Sacri delle Grandi Religioni, di un modo soprannaturale e nell'idiosincrasia ontologica e specifica dell'uomo Ariano di un modo naturale.
I Maestri la rivelano, tuttavia, periodicamente a Cafh per mantenere le Verità Eterne attraverso la purezza pristina del Verbo.
L'Insegnamento è contingente quando rivela le Verità Eterne nelle sue conseguenze e derivati, e li spiega con chiarezza e dettaglio.
I Maestri trasmettono ininterrottamente l'Insegnamento come una sorgente inesauribile e questa gli è manifestata al Figlio affinché conosca le verità soprannaturali e naturali inerenti a lui ed alla sua Razza.
I Maestri trasmettono l'Insegnamento per Tappe, secondo il grado ed il progresso  dei Figli.
Queste Tappe possono essere teoricamente divise in otto parti.
L'Insegnamento della prima Tappa è Comune Naturale.
I Maestri infondono nei Figli un amore spontaneo allo studio e l'accrescono in quelli che l'amano già.
Le scienze naturali ed umane sono studiate con sommo interesse e, ancora più, la specializzazione che ognuno ha scelto.
I Maestri dirigono questi studi colla sua protezione e difesa, ed i Superiori di Cafh li assecondano stimolando nei Figli la perseveranza dei suoi doveri di studenti, vigilando il corso normale degli stesso ed il buon rendimento di essi negli esami e nella conquista della conoscenza.
I Figli di Cafh sono buoni studenti. Richiamano l'attenzione nelle scuole ed università per la sua applicazione, attenzione e rendimento.
L'Insegnamento della seconda Tappa è di Iniziazione Soprannaturale.
Questa è indiretta, perché è comunicata ai Figli per appunti scritti. Questi appunti hanno il valore di facilitare la ripetizione ed il ricordo dell'Insegnamento.
Lo studio degli stessi predispone la mente ed il cuore facendo nell'anima l'abitudine di ricevere ed assimilare gli Insegnamenti per quello mezzo.
L'Insegnamento della terza Tappa è di Influenza Soprannaturale.
La conoscenza ed il sentire di Cafh sono trasmessi al Figlio attraverso le riunioni dentro il Raggio di Stabilità, colla partecipazione di lui al potere della Gran Corrente e per il suo sedimento personale e magnetico all'integrità della Gran Opera.
Questa conoscenza-vibrazione trasforma rapidamente il Figlio in un uomo completamente nuovo.
L'influenza soprannaturale si manifesta visibilmente in lui rivelandolo, per spontaneità interna, i segreti della vita spirituale e facendo vivere il piacere della partecipazione di questa conoscenza di vita.
 L'Insegnamento della quarta Tappa è di Trasmissione Orale.
L'Oratore trasmette e commenta l'Insegnamento facendolo atto affinché la ricevano i Figli a lui affidati.
L'Oratore, che è espressione fedele dell'Insegnamento di Cafh,  per questo stesso l'accresce con forza soprannaturale.
L'Oratore, per essere un canale diretto tra i Maestri ed i Figli, trasforma in divine le verità soprannaturali che trasmette.
L'Insegnamento della quinta Tappa è Soprannaturale Speculativa.
La mente, per l'abitudine, acquisisce gran facilità di discorrere le Verità Rivelate. Aumenta così vivamente, per la comprensione, il suo amore verso la vita spirituale ed il suo desiderio di perfezionamento.
Il Figlio fa della comprensione trascendentale il proposito ed il centro del suo sforzo. Tutto il suo sapere, arte, scienza, filosofia e discernimento sono utilizzati da lui per osservare, chiarire e definire l’aspetto soprannaturale.
Egli non rifiuta la ragione, bensì l'utilizza come un solido ponte per arrivare al bordo eterno. La sua fede nella cosa ignorata si accresce attraverso questa comprensione spontanea:  "fidens quaerens intellectum."
Questo Insegnamento, discernuta per il Figlio e stimolata per i Maestri, mette alla sua portata i mezzi per riuscirla:  libri adeguati, rapidità mentale, spiegazione dell'Oratore e facilità contraddittoria.
L'Insegnamento della sesta Tappa è Soprannaturale Contingente.
La trasmette l'Insegnante esponendo corsi e materie di un modo completamente nuovo ed originale.
L'Insegnante adatta e rinnova l'Insegnamento secondo la necessità ed il tempo. Espone sempre luoghi comuni sconosciuti;  tuttavia, questi corsi sono di verità contingenti.
 Egli espone solo assiomaticamente le verità fondamentali, chiarendoli, dando un senso definito, deducendo le verità da vero, paragonandoli con altri Insegnamenti e risolvendo possibili e successivi contraddizioni.
L'Insegnante è tale perché riceve il suo Insegnamento e la direzione dell'Insegnamento ad impartire, direttamente dei Maestri.
L'Insegnamento della settima Tappa è Soprannaturale Rivelata.
Cafh possiede le Verità Eterne e le verità relative alla Razza attuale e ventura, non in testi, bensì scritte nel Tempio di Hes.
Queste Verità Eterne e Rivelate sono le stesse che registrano oscuramente e velatamente i Testi delle Grandi Religioni.
Espongono il principio fondamentale e di base del cosmo, le sue leggi, manifestazioni e cambiamenti.
Espongono l'Idea Madre della Razza e la sua cristallizzazione attraverso i tempi ed i paesi.
Espongono il modo di riuscire la liberazione del dolore e del male per la progressiva ascensione spirituale e l’Unione Divina.
Queste Verità Rivelate fondamentali sono spiegate di per sé, ma non in sé.
L'intuizione e la ragione li prendono come un Don divino senza discorrere su esse, ma discorrendo sui suoi risultati.
Gli Insegnanti li espongono continuamente a Cafh attraverso l'Insegnamento contingente.
L'Insegnamento dell'ottava Tappa è Soprannaturale Spirituale.
Quando il Figlio stà allenato e disposto, i Maestri l'istruiscono direttamente.
L'istruiscono nelle ore del sonno e del sogno.
L'istruiscono direttamente dando all'intelletto una capacità di sapere, rapida e definitiva, sulle Verità Eterne.
L'istruiscono estaticamente nelle ore di estasi, elevandolo fino al Tempio di Hes ed impartendolo lì il Divino Insegnamento.
L'Insegnamento di Cafh, ancora quando si alza fino alla più alta speculazione, non cerca mai di penetrare il Segreto Divino né il Silenzio Eterno.
Tutti i teologi arrivano ad un punto dove devono trattenersi ed adorare unicamente. È sacrilegio tentare colla mente quello che non è né per la mente, né per lo spirito dell'uomo.
L'Insegnamento Rivelato ed Eterna di Cafh sussiste in sé attraverso suo fluire continuo ai Maestri, agli Insegnanti, agli Oratori ed i Figli;  ma unicamente in sé.
L'Insegnamento una volta che fu cristallizzato non è già l'Insegnamento in sé, bensì solo un'espressione umana dello stesso.
Se il Figlio basasse unicamente le sue verità sulle carte, appunti e concetti di Insegnamenti, si rinchiuderebbe in un circolo determinato e l'Insegnamento perderebbe ogni spontaneità e freschezza.
Il fuoco che consuma annualmente gli appunti di Insegnamento in Cafh vuole ricordare ai Figli che l'Insegnamento Divino non può essere fissato né limitato.
La missione principale di Cafh è mantenere questo concetto di elevazione e divinità dell'Insegnamento ostacolando che l’Insegnamento perda la sua spiritualità discendendo dalle alte cime alla valle.

 

Insegnamento 6:  Le Categorie

L'anima riesce la suprema realizzazione per tappe.
Queste non sono indicate per fattori esterni, bensì determinate per trasformazioni intime e profonde che segnano il progresso dei Figli.
Tuttavia, Cafh divide i suoi Figli in diverse Categorie e Gruppi, cercando di armonizzare ed adattare la trasformazione esterna e visibile coi progressi interni.
Questo non è sempre rigoroso poiché ci sono Figli avvantaggiati che occupano categorie inferiori e viceversa. Queste contraddizioni apparenti rispondono sempre ad una necessità particolare del Figlio, accessoria e mai fondamentale.
L'anima che è ammessa a Cafh era predestinata ancora se rimanesse nel Sentiero un solo istante. Da un principio partecipa potenzialmente tutta la vita spirituale di Cafh ed attivamente e progressivamente di una parte della stessa.
Questa partecipazione attiva desiderano indicarla e dimostrarla le diverse categorie e gruppi.
La Simbologia ed il Regolamento espongono come si succedono interna ed esternamente queste tappe ascendenti dei Figli.
Inoltre, i Figli sono divisi in gruppi di uomini e donne.
Nella riunione di anime, predestinate a collaborare nella formazione della razza futura col sedimento delle sue esperienze mistico-interne, questo è indiscutibile. È indispensabile la divisione e selezione dei diversi tipi per riuscire il tipo ideale cercato.
Non saranno necessarie tali divisioni quando le anime di Cafh rispondano tutte all'incentivo unico dell'Idea Spirituale, ma sì mentre bisogna ubicare ed educare.
Il sesso è determinato per una quantità di vibrazioni contraddittorie che permettono il predominio di alcuni su altre. Queste vibrazioni sono di idee confuse e sentimenti vari.
Tutto il male del mondo viene dopo e questo è ben visibile nella storia dell'Umanità, della successione delle idee confuse che continuamente creano e distruggono, e delle emozioni di attrazione e di odio. La distinzione di sesso acutizza questa lotta.
La volontà dell'uomo attuale non è integramente determinata, malgrado sia abituale dire che una persona ha più mente o più cuore.
Solo l'Idea Spirituale potrà ristabilire nel mondo un regno pacifico. L'Idea Spirituale è un'idea perfetta, integra, risultato di idee chiare e sentimenti genuini. Non ci sono idee ed emozioni, bensì idea-emozione unita, simultanea.
Cafh divide le anime in gruppi di uomini e donne per educare queste volontà distinte ed incanalarli verso l'Idea Spirituale.
L'essere del futuro non sarà un ermafrodito, bensì un essere di reazioni armoniche e simili che non cercherà nella diversità dei sessi l'attrazione e reazione, bensì un complemento armonico e solo leggermente differenziato.
Le categorie determinano la portata di possibilità dei Figli.
Ognuno dei Figli porta con sé una Legge di Conseguenze che deve compiere nella vita, nonostante la sua vocazione spirituale e di stare destinato a Cafh.
C'è un'infinità di fattori fisici, etici, ancestrali che devono essere considerati per sapere se uno può o non può saltare certi steccati.
Inoltre, dentro qualunque categoria uno può arrivare alla cima spirituale, perché in tutte si succedono i gradi che elevano e predispongono l'anima alla suprema realizzazione. Le categorie si adattano solo ai diversi metodi di vita degli esseri umani.
Cafh non dice che un solo stato di vita porta alla perfezione, poiché considera che in diversi stati, con più o meno celerità, può il Figlio liberarsi.
La categoria basi si dedica all'educazione e lo svolgimento abituale dei Figli. È la scuola di Cafh. In lei il Figlio si fa atto fisicamente, mentalemente e spiritualmente.
Il Raggio di Stabilità e la pratica delle discipline imposte eliminano in uno, quattro e sette anni le cellule indesiderabili. Il Figlio ha così un corpo nuovo ed adeguato, atto per intraprendere la marcia.
Il potere della Gran Corrente e lo studio degli insegnamenti eliminano le diverse vibrazioni mentali ed abituano il pensiero all'Idea Unica.
La pratica della meditazione e della vita interna continuano a scoprire all'anima il vero amore e l'Immagine della Divina Madre facendo infrangibile alla volontà.
L'esame retrospettivo e la conoscenza di sé stesso fanno che il Figlio scelga lo stato di vita e la categoria che spiritualmente gli corrispondono.
La Categoria dei Figli che vivono nel mondo deve formare famiglie modelli.
Cafh ha a molti dei suoi Figli che vivono, lavorano e lottano nel mondo. Questa categoria è il punto di appoggio di Cafh. Essi sono destinati a formare le famiglie, immagine delle famiglie del futuro, esenti di egoismi personali e lacci di razza.
Cafh considera la famiglia come un fattore negativo solo quando questa converge unicamente la sua attenzione in lei, rinchiudendosi in un circolo limitato ed egoista, poiché stima che la vera famiglia deve essere una fonte di unione e di aiuto per tutti gli esseri.
Il lemma di Cafh a questo rispetto è:  "Amo ai miei attraverso gli occhi di tutti gli esseri umani."
Questa famiglia di Cafh deve essere un centro di solidarietà di tutti gli esseri umani dove l'ospitalità, il buon consiglio, il servire il prossimo, l'illuminare alle menti delle quali cercano il sentiero, è una legge.
La sua missione spirituale sarà vivere la mistica interiore senza trascurare la più minima dei suoi obblighi esterni, ancora i più insignificanti. Il suo apostolato incessante sarà costituito per l'aiuto efficiente all'Umanità. Si capisce per aiuto efficiente il discorso interno accompagnato per l'atto esterno.
La vita spirituale di questi Figli deve essere, inoltre, trasmessa ai parenti e figli. Devono avere, come uno di sui motivi principali, generare anime per Cafh e la razza futura.
La categoria dei Figli che vivono in comunità aspira a che i suoi componenti arrivino più rapidamente alla perfezione.
Nella Comunità, il Figlio trova tutti i mezzi esterni e le disposizioni necessarie per potere dedicarsi, senza preoccupazione ed interamente, agli esercizi e pratiche spirituali.
I Figli stanno, inoltre, divisi in diversi gruppi.
L'anima deve avere a portata delle sue mani gli attrezzi necessari per il lavoro spirituale. Ai bambini se li alimenta col’latte ed agli uomini con pane. Se si volesse dare ad ogni Figlio tutta la portata di insegnamenti e di esperienza mistica di Cafh gli sarei fatto un gran male. È evidente il danno che fanno certi libri posti a portata di tutti e l'insegnamento di certe pratiche psichiche impartite a chi non è preparato per riceverla.
Il Figlio in ogni gruppo riceve il pane spirituale atto per lui e con prudenza è iniziato nelle pratiche ascetiche, essendo distintamente vigilato perchè sempre l’aspetto sconosciuto è un arma di doppio filo.
Ancora quelle anime che dimostrano grandi attitudini ed aspirazioni deveno essere discretamente ed adeguatamente durante uno, quattro e sette anni.
Le vocazioni davvero straordinarie, perché ci sono già anime predisposte ancestralmente e che possono ricevere insegnamenti ed orientazioni superiori, non sono mai segnate per l'entusiasmo e l'esaltazione, bensì per la resistenza spirituale che dimostrano all'essere sommesse alla disciplina, alla sofferenza e la pratica delle virtù interne.
Molti Figli, soprattutto principianti, si dispiacciono di non avere in Cafh un apostolato evidente o qualche lavoro diretto.
Cafh non ha né apostolato né lavoro diretto che compiere.
L'apostolato dei Figli nasce dall'interiore, germoglia per sé stesso dalla sua anima verso l'esterno nel momento opportuno;  è qualcosa di uno e quello che uno fa, come la luce che non può essere vista.
La cura dei malati, la provvidenza ai necessitati, la direzione delle anime, è una pratica completamente interna. Quando il bicchiere interno dell'anima stà piena si versa da sola, naturalmente. Tutto al suo momento ed alla sua ora.
Non è di rimpiangere che si trovino anime in Cafh stagnanti in un posto e non passino di lì. Per la sua idiosincrasia o mancanza di applicazione nel suo momento opportuno hanno perso la sua possibilità. Arrivano ad un punto finale e non avanzano. Queste anime, tuttavia, non perdono il suo tempo e preparano il suo svolgimento totale per un'epoca futura.
Le tappe e gruppi sono, allora, sempre indispensabili per il progresso dei Figli.

 

Insegnamento 7:  L'Idea Madre

Ogni razza ha una Idea Madre che è il filo che infila tutti i pensieri e fatti della stessa, e l'orienta durante tutta la sua esistenza.
L'Idea Madre della Razza Ariana è la strutturazione omogenea dei valori umani e divini.
I Grandi Iniziati Solari di Prima Categoria lanciano all'inizio l'Idea Madre della Razza. Bene si può dire che nasce con lei.
Lo sviluppo della ragione è il fattore fondamentale di possibilità affinché l'uomo possa districarsi integramente, umanamente e divinamente. Egli deve arrivare ad avere mezzi propri d’espeenza vívida rispetto al cosmo ed a Dio.
L'uomo atlante, di possibilità intuitive insospettabili, viveva in due mondi completamente distinti. Il fisico, dove il suo destino era determinato per la sua volontà istintiva naturale e il spirituale dove sue possibilità ultraterrene erano ingigantite per la partecipazione della sua coscienza alla coscienza cosmica.
Ma, nell'uomo ariano quella poderosa volontà naturale e quella grandiosa coscienza creatrice dovevano sparire affinché egli potesse agire dentro il Gran Piano Divino, ma come si fosse isolato e suolo.
Questa sarà la gran conquista dell'uomo ariano e allo stesso tempo la sua gran tragedia. Egli rimane solo ed ad oscure di fronte ai grandi problemi dell'esistenza che deve risolvere col suo proprio sforzo.
La ragione stabilirà un gran ponte tra la terra ed il cielo, ma quello che l'attraversi non potrà scorgere i punti di unione del ponte colla terra e col cielo.
L'Idea Madre della Razza Ariana è affermata soprattutto per la lotta che l'uomo deve liberare tra il destino ed il libero arbitrio.
Egli ha il dono di discorrere, discernere, distinguere e ricordare. Questi stessi valori intellettuali lo spingono costantemente ad essere l'arbitro del suo destino. Questo potere può crescere tanto in lui fino a portarlo a credersi, satanicamente, un tutto distinto e simile al cosmo.
Ma il destino attraverso suo eterno divenirlo avvolge una ed un'altra volta nei suoi mulinelli ineludibili fino ad impadronirsi di lui e restituirlo al suo stato di coscienza.
L'uomo non può arrivare mai ad una soluzione reale di fronte a questi problemi, perché in realtà la sua fonte di conoscenza razionale non è più che un mezzo di liberazione. Ugualmente, questa lotta è quella che lo spinge continuamente al destino che l'ha forgiato l'Idea Madre:  che di uomo si trasformi in Dio, non con mezzi propri, bensì avvalendosi di quelli propri mezzi.
Quindi, l'uomo arriva alla realizzazione quando sapendo ragionare, non ragiona, e non comprendendo più che per analogia, risolve il problema del destino e del libero arbitrio attraverso un sentire superiore.
Allora la volontà determinante si unifica per mistico abbandono alla Coscienza Cosmica.
I Grandi Iniziati Solari di Seconda Categoria orientano l'Idea Madre canalizzandola per diversi alvei verso il risultato del suo proposito.
Dio si nasconde agli occhi dall'uomo come se non esistesse ed il uomo dovrà guadagnarsi il pane col sudore della sua fronte. Ma Dio non l'abbandonerà e gli promette una futura alleanza.
L'uomo deve rimanere solo di fronte a sé stesso e col suo sforzo deve risolvere tutti i suoi problemi. Ma la potenza divina mora nella profundità del suo essere.
Appartato della fonte divina si crede distinto di lei. Tuttavia, la divinità rimane in lui. Ma l'uomo, avendo un'essenza divina e credendosi unicamente umano, stabilisce la sua opera di svolgimento personale, determinando una continue separazioni.
L'opera dell'uomo, prima di diventare integrale, sarà origine di morte, dolore e rovina. Continuamente gli esseri si dividono, si separano e si distinguono fino ad arrivare ad una completa ignoranza l'uno dell'altro ed ad avere caratteristiche mentali e razziali distinte e proprie.
La conoscenza delle parti porta di per sé questa gran cecità. Vedrà l'uomo alle sue opere ma non vedrà a Dio. Allora coi suoi propri mezzi, vedendo l'inutilità del suo sforzo, potrà ritornare alla Divinità.
Le paia di opposti dell'Umanità, di vita e morte, di egoismo e collettività tarlano costantemente gli esseri, ma li spingono allo stesso tempo alla sua redenzione.
Continuamente le promesse divine affiorano nell'anima dell'uomo, con l'affanno incessante ed indistruttibile di tornare sempre ad incominciare ed cercare di rimettersi.
I Grandi Iniziati Solari di Terza Categoria mantengono viva e rinnovano continuamente l'Idea Madre.
Il separatismo e la lotta per il predominio dell'uomo sull'uomo gli danno mezzi illimitati che lo fanno come un dio sulla terra e allo stesso tempo l'affondano nei più profondi abissi della morte e la disperazione.
Michele e Satana seguiranno il suo combattimento fino al fine della Razza.
Dà l'impressione che, con le scoperte atomiche da una parte e le guerre mondiali per l'altro, l'era attuale è il più alto esponente di questi risultati propri dell'uomo.
Continuamente l'uomo è portato di un estremo ad un altro di suoi contrari per la Voce Divina che cerca di restituirlo il senso armonico, per indurrlo ad identificare i risultati straordinari del suo potere con le Leggi Eterne dell'Universo.
I Grandi Iniziati Solari di Quarta Categoria, quando l'oscurità è più profonda sul mondo, vengono a vivere tra gli uomini per restituirli il senso della sua origine divina e soprannaturale ed aiutarli ad attraversare il gran ponte della ragione affinché circolino liberamente della terra al cielo.
Ma non basta questo soccorro.
Affinché il potere umano si trasformi in divino è necessaria un'unione sostanziale dei due elementi, umano e divino.
È necessario allora che la stessa divinità nasca e viva in lui, si innesti in lui, si faccia la sua propria vita, affinché finalmente si costituisca l'Idea Madre della Razza:  il risultato dell'Uomo-Dio.
Questa,  “1945", è l'ora di tale divino parto.
Cafh comunica di un modo grandioso al compimento definitivo dell'Idea Madre.
Dentro l'insieme di forze superiori ed umane che lavorano per la nascita della divinità nell'uomo, ella ha una parte preponderante.
Tocca a Cafh apportare all'egoencia dell'uomo futuro la parte di Mistica Interna del Cuore.
Egoencia vuole dire perfetta individualità concorde colla Coscienza Cosmica attraverso le anime redente analogamente egocentriche.
Il Figlio sviluppa nello più intimo del suo essere la sua opera mistica per riuscire la trascendenza divina interiore.
Per il suo sforzo costante egli penetra in sé, è fisso in sé, rinuncia ad ogni esteriorità, respinge ogni apparenza, si fa niente per dare alla sua comprensione intellettuale la lucentezza di un specchio dove possa riflettersi la bellezza divina. Si annichilisce apparentemente, ma in realtà si costituisce come un essere perfetto, egocentrico, tutto divino.
La divinità si espande alla sua periferia per la partecipazione della Divina Madre in lui, per la predestinazione che lo fa atto affinché Ella si manifesti in lui.
Il gran lavoro del Figlio, il suo gran apostolato è questo:  vivere in sé, sentire in sé quello che desidera realizzare fuori, e tutto il resto è vano.
L'opera esterna deve essere riuscita solo attraverso l'espressione autentica dell'essere integrale interiore. Niente si può fare se non c'è dentro quello che si vuole eseguire.
Il Figlio di Cafh partecipa alla realizzazione dell'Idea Madre al mondo per questa pienezza interna che, per essere infinitesimale, può abbracciare nelle sue conseguenze a tutto il mondo ed allargarsi fino all’infinito.
Al giorno di oggi, la posizione spirituale di Cafh sta completamente in armonia coi nuovi valori metafisici che dovranno svilupparsi nella Nuova Razza.
La sua missione, tutta interiore, basata solo sulle virtù negative che negano importanza ai problemi propri ed individuali per dare unicamente valore ai problemi mondiali ed altrui, l'elevano ad un'altezza insospettata di possibilità e la mettono in diretto contatto colla necessità esecutiva della futura religione universale.
I suoi concetti, sebbene solo spirituali, trascendono religiosamente in alcuni leggi fondamentali:
Che il bene dell’anima è il più importante e che chi lo possiede risolve ogni problema ed amplifica la sua capacità di lavoro e resistenza in un cento per cento.
Che la volontà deve essere sempre analogica, egocentrica, vuole dire, tutta raddrizzata al compimento del Piano Divino sulla terra.
Che la superiorità e gerarchia degli uomini è solo di carattere spirituale, un'aristocrazia dello spirito;  e
Che l'unione degli esseri si riesce unicamente, non attraverso concetti razziali e collettivisti, bensì per somiglianza fisica ed analogia spirituale.
Le nuove idee daranno risultati positivi per la negazione dei valori sistematici. Daranno solo all'uomo una nuova forza dinamica con caratteristiche potenziali ed espansive ad intermittenze. Svilupperanno non solo nel suo cervello nuovi centri trasmettitori e recettori che lo metteranno in contatto, con una sfera dal pensiero dell'Umanità, ma anche in contatto diretto con le onde mentali del cosmo.
Cafh con questi principi, non è solo fatto per riuscire un svolgimento spiritualmente interiore, ma anche affinché questo si espanda nel mondo come una nuova forza fisica che darà agli esseri Corpi di Fuoco, come una nuova forza etica che darà agli uomini capacità dinamica e potere di comprensione, come una nuova religione partecipante della Religione Universale che darà loro la possibilità della sua propria realizzazione spirituale.

 

Insegnamento 8:  Cafh di fronte alle Religioni

Cafh ha la sua propria concezione dell'essere e della sua relazione col mondo e con Dio.
Questo principio proprio non nega né esclude le concezioni distinte;  rappresenta solo il punto di appoggio che l'anima deve per fissarsi e prendere le energie necessarie per rimontare volo.
Le altre concezioni fortificano la concezione di Cafh. Quanto più profondamente il Figlio li conosce, tanto più acquisisce l'idea precisa di come deve comportarsi rispetto a lei ed ai poteri che derivano da lei.
Le concezioni religiose del mondo hanno creato i sistemi basati nel monoteismo ed il politeismo. Questi sistemi divengono delle grandi Rivelazioni e Tradizioni Universali, ma prescindono da nuove profetiche idee rinnovatrici.
Esse non stanno in condizioni di dare una soluzione definitiva ai problemi dell'uomo rispetto alla vita ed a Dio perché non sono universali.
Le Grandi Rivelazioni, le Tradizioni, il Verbo delle Divine Incarnazioni, hanno sempre un carattere universale. L'influenza divina di questi canali posti tra la terra ed il cielo rovescia la sua linfa per tutto l'ambito del mondo.
Ma subito che questa forza divina incomincia a canalizzarsi attraverso le abitudini del dogma e del sacerdozio, il canale ha più importanza che la linfa che fluisce e si costituiscono le religioni non universali.
Il politeismo, risultato di un pensiero grandioso dell'incessante e variabile divenire, colloca logicamente ad ogni cosa nel suo luogo raggiungendo precisione deduttiva e concetti fondamentali;  ma includendo l'uomo tra i grandi orizzonti cosmici e periodi ciclici di ritorno non risolve in niente la sua situazione attuale.
I pensieri filosofici e teologici politeisti sono fascinanti ed irrefutabili, ma come sistemi religiosi non hanno rimedio per i mali dell'uomo.
La vita ed il desiderio di vivere sono la causa di ogni sofferenza, illusioni che acchiappano all'essere riducendolo a successive ed interminabili miserie. Solo rifiutando la vita ed il desiderio di vivere potrà l'essere verta libero del male, ma, di fronte a queste verità indiscutibili, l'uomo continua a vivere, soffrendo e cercando nuove soluzioni.
Il politeismo, come religione, non ha niente da dare all'uomo. È come dire al malato invece di soccorrerlo:  “Muori e non soffrirai più"
Quando queste religioni vogliono arrivare a qualche effetto pratico devono avvalersi di principi contrari a suoi enunciati fondamentali ed avvalersi del risultato di altri sistemi per raggiungerli.
Il monoteismo, invece, ha una povertà assoluta di pensiero e le sue speculazioni sono razionalmente inspiegabili, confuse e di risultati materialiste Questi sistemi religiosi quasi sempre, nonostante i suoi sforzi per negarlo, adorano ad un Dio planetario, psichico, parziale, prima che ad un Dio Universale ed i suoi orizzonti sono limitati e di scarsa portata.
Tuttavia, le religioni monoteistiche hanno un sentimento grandioso ed esprimono un affanno instancabile per potere risolvere i mali del mondo. Non riuscendolo, devono costruire continuamente regni utopici e cieli di speranze per continuare a guadagnare tempo mentre arriva il rimedio.
Dopo ogni guerra i credente di queste religioni si domandano:  "Sono questi i risultati della religione dell'amore?”. Come il monoteismo non riesce una vera soluzione rispetto alla vita ed a Dio, cerca soluzioni speculative uscendo della sua fede, tutto soprannaturale. Copia e si adatta ad altri sistemi filosofici e le deduzioni degli speculativi contrari, per adattarli al sentimento dei suoi postulati.
Mentre, le religioni lottano enconadamente tra sé per raggiungere il predominio universale senza raggiungerlo mai.
Le grandi religioni trattengono in sé i semi dalle Verità Eterne e sono gli esponenti dell'Idea Madre della Razza.
Sono poderose forze psichici preparati per portare agli esseri fino alla pura vita spirituale.
Ma non essendo universali ed avendo bisogno della lotta tra sé per il predominio, devono subordinare forzosamente la vita spirituale al suo proposito proprio ed arbitrario, imponendo alle anime sanzioni confessionali per la realizzazione divina.
Inoltre, per stanziarsi le religioni, per essere varie, si sono costituiti come poteri del mondo avvalendosi di prerogative di razza, di economia e di privilegi. Più ch’ il valore spirituale difendono i suoi valori psichici, etici, liturgici;  e si difendono dagli attacchi e nemici avvalendosi della continuità storica della sua chiesa e delle organizzazioni sacerdotali esclusivisti.
Solo poche anime scappano ai lacci dai sistemi religiosi salendo per la mistica fino alle regioni spirituali. Ma queste anime, ancora essendo osservanti delle leggi dogmatiche e morali della sua chiesa, devono soffrire un'infinità di prove e contrarietà da parte del clero ed adepti ufficiali.
Molte persone desidererebbero liberarsi di queste religioni poiché non sono d'accordo con esse, ma un cambiamento di religione non risolve fondamentalmente il male.
La religione è preziosa subito che presta all'anima i mezzi per alzarsi fino alla pura vita spirituale e è controproducente ogni volta che vuole trasformare la vita spirituale in un atto magico e sacramentale.
Solo una religione unica, universale, potrà dare all'Umanità soluzioni definitive e portare alle anime, non alla salvazione secondo il suo credo, bensì all'illuminazione deificante.
Cafh spera e lavora affinché sorga nel mondo questa gran religione universale dove il valore spirituale in sé sia superiore ai valori dogmatici, tradizionali ed escatologici. Ma nel frattempo, non smette Cafh di riconoscere il valore delle diverse religioni e di rispettarli debitamente.
Non si rimedia nessun male distruggendo e combattendo, come l'insegna l'esperienza. Gli esseri devono liberarsi delle correnti psichiche delle sue religioni per penetrare nella pura vita spirituale di se stessi e del cosmo.
Cafh ha un Insegnamento, una Protezione, una Organizzazione che di per sé e coi suoi mezzi porta alle anime fino al fine desiderato, ma ammette che qualunque religione possiede queste prerogative per riuscirlo.
Solo stima incompatibili quegli aspetti ordeninanti contraddittori tra Cafh e la religione praticata. I mezzi per riuscire un fine devono essere sincronici tra sé per essere effettivi.
I mezzi propri che Cafh offre ai Figli e che mette di fronte alle soluzioni delle altre religioni sono i risultati ottenuti per gli individui che hanno potuto trovare i più puri risultati spirituali, ma non afferma avere la soluzione definitiva.
La mistica in ultimo termine, è per Lei quella che può aprire gli orizzonti e dare le definizioni spirituali necessarie.
Le sue conclusioni sono le seguenti:
"Se la vita è un male e solo abbandonando il desiderio di vivere può eliminarsi male, rinuncio al mondo e la vita. Io rinuncio, come individuo, come personalità;  ma la mia rinunzia sarebbe vana se non avesse come risultato una soluzione ai problemi degli uomini che non rinunciano e devono vivere nel mondo. Deve avere un rimedio per il male del mondo, quando Dio stesso trascende fino all'uomo e viene fino a lui.
Quando Dio viva realmente nell'uomo non potrà avere male né dolore. La soluzione non deve essere l'abbandono del mondo, bensì la divinizzazione del mondo.
La mia rinunzia non nega la vita bensì la redime. Rinunciare alla vita perché non ci sono soluzioni ai suoi mali è un rimedio molto povero, ma il rinunciare alla vita trasformandola è avere raggiunto l'obiettivo."
Cafh, con questi semplici postulati, si alza di fronte alle grandi religioni con comprensione e rispetto, ma mantenendosi fermo nel suo posto ed opinione, mentre aspetta la venuta della Divina Incarnazione e lo stabilimento della Religione Universale.

 

Insegnamento 9:  I Doni di Cafh

Il Figlio che comunica alla riunione di anime di Cafh si fa creditore ai Doni Soprannaturali che derivano da lei.
Si capisce che questi Doni Soprannaturali gli sono concessi al Figlio perché egli si è messo in atteggiamento di riceverli per predestinazione ancestrale, per la sua partecipazione all'Integrità della Gran Opera e per la sua disposizione interna.
I Doni Soprannaturali di Cafh sono incalcolabili e hanno risultati visibili e naturali. I principali di essi sono enumerati nei benefici di partecipazione a Cafh.
Il Figlio, facendo parte del Corpo Mistico di Cafh, acquisisce il Don Soprannaturale d’Amore.
Il puro amore di abbandono e rinunzia purifica il Figlio di tutti amori sensibili e gli conferisce la possibilità di un'unione senza macchia colla Gran Opera.
Per quanto il Figlio si sforzi non potrà mai da solo riuscire questo amore che invaderà il suo essere nel momento disposto ed ordinato per la Divina Madre. Questo puro amore dell'anima del Figlio si comunica dopo, naturalmente, a tutti gli esseri che lo circondano e si espande nel mondo come una promessa di salvazione e felicità.
L'Uomo salta sempre della ragione all'emotività e divaga tra gli impulsi opposti della sua suscettibilità e tenerezza, perché non conosce il vero amore.
Il Figlio che possiede questo amore che si manifesta attraverso un abbandono spontaneo, possiede il segreto dell'Amore Reale.
Il Figlio, ricevendo proporzionalmente e secondo la sua categoria il Potere della Gran Corrente, acquisisce il Dono Soprannaturale di Forza.
Il Figlio ha in sé un'infinità di semi di possibilità buone e brutte. La maggioranza delle volte, negli uomini correnti, non arrivano mai a svilupparsi per mancanza di forza di autorreconocimiento e di volontà. Alcuni qualità comuni ed acquisite nell'infanzia sono quelle che dirigono continuamente le attività psicologiche dell'anima e soffocano qualunque altra tendenza che cerchi di germogliare.
Ma al contatto della Gran Corrente il Figlio si riconosce a sé stesso ed acquisisce la forza soprannaturale necessaria per sviluppare le sue possibilità.
La rinuncia interna vivifica la vera individualità egocentrica del Figlio affinché la rovesci nella Divina Madre.
Il Figlio vedi allora affiorare tutte le sue brutte tendenze affinché egli possa strapparli facilmente e distruggerli. D'altra parte, le buone tendenze si aggravano e vivificano mettendosi visibile per essere utilizzate. Questo dono fa che le attività continuino a prendere volume e capacità e, se sono ben soddisfatte, conferiscono al Figlio facoltà straordinarie per compierli.
Il Figlio, ricevendo parte dell'Insegnamento, acquisisce il Dono di Saggezza.
Tutte le potenze dell'anima, mentali ed emotive, sono vivificate divinamente in Cafh abilitando il Figlio per captare la conoscenza rapida e brevemente.
È notevole la facilità che acquisiscono i Figli, entrando a Cafh, per captare gli insegnamenti.
Gli uomini acquisiscono molto penosamente il sapere, e hanno bisogno di anni di studio ed esperienza e la lettura di gran numero di libri molto voluminosi. La conoscenza, eccettuando i pochi geni e qualificati che c'è nel mondo, arriva quando gli anni di gioventù e di attività sono rimasti dietro. Molte volte tale sapere non ha già interesse per c'essere persa attualità.
Il Figlio, per questo dono, ha la saggezza che accumularono i Figli in altri tempi e che si esprime in insegnamenti chiari, sintetici e semplici che rimangono rapidamente registrate nella memoria.
La saggezza penetra così nella cosa più intima e profondo dell'anima, perché non sarebbe tale di non essere il suo oggetto compreso e senso. È vana ogni insegnamento se non penetra congiuntamente nella mente e nel cuore.
Il Figlio, avendo facoltà per chiedere consiglio ai Superiori, acquisisce il Dono Soprannaturale di Consiglio.
Il Figlio partecipa anche all'esperienza di tutti i Figli che vivono nella terra e nel cielo per la somiglianza dei Corpi di Fuoco tra sé. Questa salvaguardia di esperienza soprannaturale è una partecipazione diretta al consiglio ineffabile della Voce Divina di Hes.
Ha ancora il Figlio il bene di vedere confermato questo consiglio, indispensabile per lui, attraverso i Superiori che lo manifestano colle sue parole.
La sicurezza del valore affermativo del consiglio ha un potere di realizzazione, davvero divino ed effettivo che conferisce al Figlio una possibilità quasi infallibile per aggiornare il suo proposito. Il valore della parola di consiglio si estende ancora più in là;  esce dall'interno del Figlio per espandersi ed abbracciare altri esseri, perché il consiglio retto e vero si trasforma in una possibilità di opinione utile per tutti. Il Figlio, spontaneamente ed a volte contro la sua volontà, impartisce consigli buoni ed opportuni.
Il Figlio, avendo la facoltà per comunicarsi senza intermediari col C. G. M., acquisisce il Dono Soprannaturale di Ricchezza.
Il Figlio, attraverso la sua offerta di consegna, si spoglia della preoccupazione del suo futuro e, con questo atto puro, trasferisce tutti i suoi carichi a Cafh. Egli tutto l'ha dato per la Divina Madre ed Ella prende su sé il peso di suo Figlio e si fa carico delle sue necessità.
Questo bene fa che i Figli ricevano in tutti i momenti un aiuto soprannaturale affinché possano svolgersi nella vita;  un vero dono di Ricchezza.
Dandosi, senza saperlo, i Figli depositano un tesoro in una banca che non rompe mai.
Questo è qualcosa che non devono conoscere gli aspiranti nemmeno i Figli che sono entrati dietro in contatto colla Gran Corrente di poco tempo, perché si sposterebbe il pericolo di stimolare egoismi che avrebbero risultati disastrosi per essi. Povero di quello Figlio che spera nel sentiero ricompense materiali. Ha ricevuto già la sua paga nella prima ora.
Questo Dono Soprannaturale si attualizza giornalmente attraverso le benedizioni che il C. G. M. impartisce alle Tavole ed i Superiori ai Figli;  questi possono farle effettive solo per la partecipazione al Potere Integrale della Gran Corrente. Attraverso le benedizioni ricevono i Figli il pane spirituale ed il pane materiale e possono sollecitare ancora più protezione ed aiuta quando abbiano bisogno, perché tutti essi hanno libero accesso al tesoro di comunicazione tra Cafh e l'Unione Sostanziale colla Divina Madre per il contatto diretto col C. G. M.
Avendo ill Figlio facoltà di essere soccorso in caso di grave necessità, acquisisce il Dono Soprannaturale di Assistenza.
I Figli ricevono aiuto costante, giorno e notte, da parte dei Maestri e dei Protettori di Cafh che hanno l'incarico speciale di accompagnarli;  per Essi i Figli possono percorrere il suo sentiero spirituale ed avere l'assistenza soprannaturale per arrivare alla cima.
Nelle ore del sonno questo divino soccorro diventa ancora più effettivo, poiché il Figlio è istruito e guidato per il mondo astrale e partecipa all’lavoro che Cafh effettua in beneficio dell'Umanità.
Nelle ore diurne l'assistenza diventa più visibile e palpabile soprattutto nei momenti di difficoltà. L'aiuto arriva al Figlio di un modo completamente inaspettato e provvidenziale. Questo dono è anche più diretto ed effettivo nei momenti di grave necessità, perché sembrerebbe che i Figli, nel momento opportuno, ricevessero un mandato superiore per correre in aiuto di quello che questo più necessitato.
Avendo il Figlio facoltà per essere assistito nelle sue malattie, acquisisce il Dono Soprannaturale di Salute.
Le malattie sono la punizione e la sigilla dell'Umanità che tarlano e distruggono prima di tempo la psiche ed il corpo dell'uomo.
Ma la malattia, trasformata in un atto espiatorio e purificatore, si trasforma in un beneficio incalcolabile.
Il Figlio non ha malattie;  le sue indisposizioni sono atti di sacrificio cruento che fortificano la sua anima, cancellano il suo karma e curano all'Umanità.
Con questo dono, sebbene i Figli non si sottrarsi alle malattie, hanno un incentivo superiore per sopportarli e trasformarli in un valore effettivo.
Inoltre, con questo dono il Figlio scaccia le malattie estreme, si cura con più facilità, mantiene per più lunghi anni il suo vigore e vitalità, e non si sgretola prima di tempo.
Il Figlio, inoltre, è assistito nelle sue malattie non solo con rimedi ed attenzioni, bensì col magnetismo ed il potere degli altri Figli che l'assistono.
Il Figlio, avendo facoltà per essere assistito nell'ora della morte, acquisisce il Dono Soprannaturale di Vita.
Il Figlio, per questo dono, può vivere più tempo che quello che gli fosse kármicamente concesso se deve compiere alcuna missione che gli fu specialmente affidata. Questo è possibile grazie alla divina assistenza dei Maestri, ed all'offerta spontanea di un tempo della sua vita da parte di qualche altro Figlio.
Questo dono non permette al Figlio che muoia di morte naturale bensì in forma estatica;  la quale non è morte bensì vita.
Inoltre, colla sua sola presenza i Figli che assistono al moribondo non permettono che il corpo astrale esca per l'esplénico, bensì ottengono che si liberi rompendo le pareti cerebrali.
Il Figlio, avendo facoltà per essere accompagnato dai Cavalieri Protettivi di Cafh dopo la morte, acquisisce il Dono Soprannaturale di Eternità.
Le anime, abbandonando il corpo fisico, devono attraversare la Valle della Morte, vuole dire, devono passare per tutte le esperienze obiettive con le quali hanno arricchito la sua memoria durante la vita. Questi sono presentati loro come immagini orripilanti o seduttrici.
I Figli di Cafh, per questo Dono di Eternità, sono divinamente accompagnati in questo viaggio ed avranno al suo fianco quelli che scacciano le ombre e figure proiettate per l'illusione della mente.
La Santa Compagnia è un dono sicuro che il Figlio non si devierà per i mondi inferiori, ma arriverà rapidamente al suo divino riconoscimento.
Questo dono gli fu già impartito al Figlio durante la vita per la comprensione acquisita della vacuità di tutte le apparenze umane, attraverso la rinuncia, ed attraverso il concetto di essere predestinato ed eletto per gli alti destini di Cafh.
Questo dono conferisce pace nell'ora della morte. Permette anche che il Figlio sperimenti, prima di avere abbandonato il corpo fisico, il senso intimo della Liberazione Interiore.

 

Insegnamento 10:  Economia Provvidenziale

I Figli di Cafh praticano l'Economia Provvidenziale.
Il Figlio considera che i suoi beni materiali ed i guadagni che questi lo reprimono non gli appartengono interamente, ma devono essere divisi proporzionalmente.
È necessario confinare il concetto di possesso se si desidera eliminare del mondo le miserie e le calamità che l'affliggono. Tuttavia, esiste una differenza fondamentale tra la povertà evangelica e l'Economia Provvidenziale di Cafh.
Cristo è ben categorico al riguardo:  "Danno oggi nostro pane quotidiano." "Non tesoreggiate tesori sulla terra." Ed ai suoi apostoli dice:  “Non vi procuriate né oro né argento né monete nelle vostre fasce."
I primitivi cristiani, guidati per Pedro, facevano vita in comune. I Atti degli Apostoli dicono:  "E tutti quelli che avevano abbracciato la fede vivevano uniti ed avevano tutte le cose in comuni;  e vendevano i possessi ed i beni e li ripartivano tra tutti, secondo ognuno aveva bisogno."
Tuttavia, l'ideale di povertà evangelica, che Cristo desiderava come un fondamento per la felicità di tutti, rimane tra le belle aspirazioni. Solo isolatamente alcuno dei più fervorosos potè compierlo. San Francesco d’Assisi è uno dei più degni esempi.
L'ideale di povertà francescana è sublime. Attraverso il mandato evangelico messo in pratica, l'uomo riesce per la rinuncia sistematica a tutto, l'unione colla signora povertà:  è la natura redenta per il sangue di Cristo e divinizzata per la sua imitazione di suprema rinuncia.
Ma questo sentiero non può essere realizzato per tutti. Francesco potè mantenere questo stato di vita solo mentre i suoi discepoli furono pochi. Ancora in vita l'ero sentito chiedere affinché i suoi frati non abbandonassero la sua vocazione di povertà, ma doveva vedere, impotente, che essi necessitavano vestiti per vestire, sposa per abitare, libri per studiare.
Idealmente i francescani si mantenevano fedeli alla povertà, ma non poterono praticarla effettivamente mai come l'avevano fatto Francisco ed i suoi primi compagni. Tutti quelli che lottarono dopo per la sua pristinità furono sistematicamente repressi per la necessità ed il bene della comunità. Solo pochi eletti possono realizzare a Dio per mezzo della povertà totale.
L'ideale evangelico di povertà, soprattutto come è praticato attualmente nel mondo cristiano, più che un rimedio di fronte al desiderio sfrenato di possesso degli uomini, è un cammino di realizzazione mistica di fronte al male collettivo.
L'Economia Provvidenziale di Cafh vuole cambiare, innanzitutto, il punto di vista possessivo del Figlio. Dare è ricevere. Ella non è solo parte del sentiero di realizzazione, bensì una soluzione per il male possessivo ed egoista dell'Umanità;  la felicità del Figlio è incompleta senza la felicità di tutti.
I mezzi possessivi dell'uomo lo fanno povero e miserabile. Unire beni terreni è togliere ad altri quello che appartiene loro naturalmente. La madre terra dà l'alimento necessario per i tutti i suoi figli e non più. L'immagazzinamento continuato e smisurato per speculazione e non per giusta distribuzione, sta togliendo a qualcuno la cosa necessaria e caricando il possessore col malessere di molti.
Questo fa che il possessore ed ls possessione siano due cose distinte, antagonistiche che dovranno sbattere tra sé e rovinarsi reciprocamente. L'imbarcazione troppo carica va via a picco.
L'Economia Provvidenziale insegna che c'è nell'uomo una fonte permanente di possibilità di beni di ogni tipo e, tra queste, di beni materiali.
Questa fonte dell’anima è continuamente tamponata per il sovraccarico di idee di necessità non reali. Liberarsi della preoccupazione egoista di sé è lasciare l'acqua del possibilità uscire ampiamente.
Dare la maggior parte di quello che uno ha è l'unico modo per distruggere il complicato sistema economico di ritenere mediante porcentuali. La ritenzione che sendo tale si riprodursi in beneficio di sé stessa.
Economia Provvidenziale non è darlo tutto, farsi mendicante professionista, disprezzare tutte le comodità ed i beni che sono inerenti alla vita dell'uomo, bensì è sapere occupare il suo proprio luogo nel mondo e non due luoghi.
Non può darsi all'uomo insegnamento spirituale se non ha pensato alla sua situazione economica.
Egli ha bisogno di due pani per il suo progresso:  il pane spirituale ed il pane materiale.
L'Economia Provvidenziale di Cafh è intrinsecamente il concetto umano di non possesso, ed effettivamente il concetto di partecipazione equanime dei beni del mondo.
L'Economia Provvidenziale deve essere praticata socialmente.
L'uomo vive, lavora, pensa e ha diritto a tutto quello che egli necessita specialmente per vivere. Come ogni essere ha bisogno di una portata determinata di aria per vivere, così pure ha bisogno di un campo magnetico umano dove districarsi, sempre secondo la sua necessità speciale.
Tutti gli uomini sono simili, ma nessuno uguale ad un altro.
L'uomo necessita, secondo la sua attuazione e capacità, la sua casa propria, i suoi attrezzi di lavoro, i suoi animali domestici, i suoi libri di studio, i suoi elementi alimentari vitali. Il tecnico necessita il edificio del suo laboratorio e l'organizzatore la sua fabbrica, il sacerdote la sua chiesa, il sarto la sua macchina di cucire, ed il navigatore la sua barca. Per questo è necessario il sedimento impositivo degli uomini ad un fondo comune sociale, il gran "Magazzino Inca."
Il possesso degli elementi vitali davvero indispensabili per l'uomo non è l'oggetto in sé bensì il possesso spirituale degli stesso. È possedere la portata di esperienza, la capacità tecnica ed aplicativa dei mezzi sperimentati, il godimento interno e comunicativo del proprio valore e, soprattutto, la sicurezza intima di avere diritto alla partecipazione ai beni della vita.
L'Economia Provvidenziale deve essere praticata colla famiglia.
Gli obblighi con quelli quali dipendono da uno devono essere spontanei come l'acqua fluisce. Dare, sempre dare il massimo, deve essere il lemma dei genitori, dei figli, dei fratelli, dei parenti.
La maggioranza degli uomini danno il meno che sia possibile ai suoi affinché dopo ereditino più. L'eredità è la peggiore cattivo dell'Umanità;  naturalmente, le eredità smisurate o inopportune. Tutto quello che si dia ai parenti come necessità di svolgimento di vita sarà costruttiva e felice, mentre egli eredità smisurata deve essere considerata un male per i Figli.
L'Economia Provvidenziale deve essere praticata come disciplina mediante il risparmio.
Il risparmio non è un fattore egoista quando è praticato come previsione;  così è base di felicità civile.
Ci sono necessità che si muovono nel tempo e luogo che è necessario considerare;  la cosa brutta è esclusivamente il risparmio fatto come mezzo ed idea speculativa.
L'Economia Provvidenziale deve essere praticata dal Figlio come possibilità di obblazione.
La produzione dell'uomo è sempre superiore alle sue necessità reali e questa eccedenza, frutto di discrezione ed economia, il Figlio ha provvidenzialmente di ofrendarlo come un obbligo verso gli altri esseri. Naturalmente che ogni obblazione fatta per gli altri uomini implica un'imperfezione in sé;  l'uomo, in un mondo buono, non dovrebbe necessitare mai niente di nessuno, ma è ésto un sforzo per raggiungere quello stato di perfezione economico.
Il Figlio non dà una carità volontaria, bensì si imporsi, da solo un obbligo sacro e solenne di dare proporzionalmente, per quelli quali non hanno tutta la cosa necessaria, una parte di quello che ha e produce. Egli stima che non regala, bensì è un dovere di uomo e gente, un mandato divino che egli assume con tutta responsabilità.
Una parte sua andrà sistematicamente ed ordinatamente ai bambini, malati, inabili, deboli, anziani ed altri necessitosi.
L'Economia Provvidenziale deve essere praticata dal Figlio come parte del suo svolgimento spirituale.
Il concetto di non possesso, la sicurezza che acquisisce il Figlio di avere in sé la sua propria ricchezza, l'obblazione sistematica effettuata per dare a questa teoria un'effettività, lo fanno partecipare al Piano Divino.
Non si potrà risolvere l'aspetto spirituale dell'uomo se non si risolvono le sue difficoltà economiche.
Il problema economico solo può essere risolto se si lo trasporta nel Piano Divino, vuole dire, non sono due problemi il pane materiale ed il pane spirituale, bensì uno solo. È tanto importante mangiare come sapere.
Il Figlio, con questa comprensione e contribuzione, trasporta l’aspetto materiale al suo divino mondo interiore e lo risolve colla sua partecipazione di non possesso, di acquisizione di potere possessivo interiore e non esteriore.

 

Insegnamento 11:  Il Corpo di Fuoco

Il Messaggio della Divina Madre, trasmesso per Cafh, non ha un corpo materiale sulla terra bensì solo punti di scarico a terra.
Ired è l'idea, opposta ed uguale di un valore e la Voce Divina che la trasmette è puramente spirituale. Come tale non si trattiene nella sua traiettoria, bensì arriva fino al suo ultimo termine che è il punto materiale terrestre.
Da lì trasformata, opposta ma ugualmente, distinta in densità ma simile in misura, tende altra volta a salire verso quello ch’è Eterno.
Lo scarico a terra di Foá si effettua di tre modi:  su un punto terrestre, su un corpo fisico o su un detrito.
Il punto terrestre ed il corpo fisico del Figlio, una volta che hanno servito da scarico, devono dissolversi inevitabilmente.
Questo succede quando un luogo determinato non è oramai appropriato per la missione a compiere. Cristo dice ai suoi discepoli:  "Se qualcuno non vi accoglierà e non dará ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella cità e scuotete la polvere dai vostri piedi. In  verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella cità".
La parcella di terra che fu ricettacolo dello scarico della Gran Corrente deve trasformarsi in una massa decomposta e ritornare rapidamente al gran deposito cosmico.
Quindiè inondata per le acque o coperta per le sabbie o distrutta per il fuoco o aperta per il tremore.
Questo succede anche quando un Figlio muore ed abbandona il suo corpo fisico. Questo si disintegra rapidamente per non dare alimento ai gusci astrali e pasto alle forme eteree.
Il corpo è il fiammifero;  quando il cerino è acceso, è consumato per la fiamma;  quando la fiamma si spegne senza consumare interamente il cerino, questo è tirato come inutile.
Così, il Figlio che si mette in contatto con Cafh ed offerta il suo corpo per essere punto di scarico della Voce Divina, deve essere combustibile fino al fine;  se nó si trasforma prima di tempo in detrito.
Questi detriti, non rapidamente consumati, sono per Cafh una manifestazione indipendente, contraria e dannosa. Indipendente, perché furono espulsi della Gran Corrente senza essere consumati. Contraria, perché quella che non rimane nell'unità è un'imitazione deforme della cosa reale. Dannosa, perché il potere separato della sua sorgente rinnovatrice si intensifica velenosamente.
Il Figlio, prestando il suo corpo affinché sia scarico a terra di Foá, per l'offerta volontaria e continuata consuma gradualmente la parte più densa e villanaccia di sé e tramuta le parti più sottili, formando come un nuovo corpo:  il Corpo di Fuoco.
Le parole di Paolo, "Spogliarsi dell'uomo vecchio per rivestirsi dell'uomo nuovo", non hanno solo un senso figurato bensì un senso reale.
Il Corpo di Fuoco non è allora né il fisico né l'etereo, bensì un corpo più sottile che rivestisti attualmente i Figli come un velo, come una luce sovrapposta al corpo fisico, ma che è il principio di quello che saranno i corpi luminosi, trasparenti ed alternati degli uomini futuri.
Come la forza di Cafh non è solo una fatta ideale, ma anche effettivo, così il Corpo di Fuoco dei Figli è reale e visibile.
Questa trasmutazione degli elementi corporali incomincia subito che l'aspirante si mette in contatto colla Gran Opera.
Quando il Figlio, misticamente, colle parole d’obblazione mescola il suo sangue umano col sangue spirituale di Cafh, incomincia la sua trasmutazione:  le sue vene sono vuotate per essere riempito dopo per il sangue igneo ed etereo di Cafh.
"Igne Natura Renovatur Integra."
È questo momento in cui l'anima si da, muore per rivivere, diventa schiava per riuscire la libertà, lascia il suo corpo per prendere uno nuovo.
Tutte le obblazione successive, i voti, le promesse, gli obblighi e doveri, non saranno più che conferme di una conquista già stabilita. Questo è il momento della nascita nuova. Il Figlio continuerà ad alzarsi, ma mantenendo sempre in sé la struttura natale di questo primo momento di iniziazione nel Sentiero.
L'anima deve riuscire, in Cafh, l'Unione Divina per l'annichilazione totale dei valori esterni di per sé.
L'aspirante, entrando alla Gran Corrente, si fa un niente;  può germogliare solo così di nuovo e completamente con nuova carne, con nuove energie, con un pensiero nuovo.
La trasmutazione del corpo fisico in un Corpo di Fuoco si effettua per tappe, essendo confermata attraverso le promesse temporarie, solenni, perpetue ed eterne;  ma la nascita di fuoco si effettua nel momento cruciale dell'entrata.
L'intensità di comprensione, da parte del Figlio, dell'atto trascendentale che ha appena compiuto e della trasformazione che si è effettuato in lui è quella che determina il luogo ed il progresso del Figlio nel Sentiero.
Questo si manifesta subito in lui per un senso di fiducia e di dipendenza.
Nessuno potrà percorrere il Sentiero senza un Maestro che lo guidi. Nessuno potrà nascere alla vita spirituale senza una madre ed un padre che l'allevi né nessuno potrà volare liberamente per i cieli senza essersi procurato un ali.
La fiducia nella cosa divina e la dipendenza nella cosa umana sono le forze che sviluppano il Corpo di Fuoco.
Questa dipendenza del Figlio, esercitata continuamente per gli obblighi contratti, elimina la parte grossolana e materiale che c'è in lui.
L'attaccamento ancestrale alla sua natura istintiva, la preoccupazione paurosa di
conservazione ed i lacci di sangue sono vinti per la dipendenza.
La dipendenza umana imposta abbrutisce all'anima, mentre la dipendenza spirituale volontaria l'eleva e trasforma.
I Figli che dimostrano non avere spirito di dipendenza non potranno mai trasformarsi, né non potranno mai essere atti per comandare e dirigere ad altri. Per alzarsi bisogna discendere e per comandare bisogna sapere ubbidire.
La fiducia acquisita nel Sentiero eletto ed espressa da un primo momento, è dono sicuro di perseveranza e realizzazione. Incominciare bene èavere compiuto già la metà del lavoro.
Il Figlio che si abbandona fiducioso nelle braccia della Madre Divina e sente, ancora oscuramente, dall'incominciare che il Sentiero è il Sentiero e che non ci sarà oramai già un altro per lui, è già confermato per i Maestri e difficilmente non arriverà fino al fine.
Questo sentimento interno ed intimo di fiducia in Cafh non ha niente a che vedere con le tentazioni, dubbi e disubbidienze che scuotono i Figli. Le asprezze esterne e passionali si limano per la mano del Superiore esperto, soavemente o con forza, ma il fuoco brilla già nell'interiore ed il nuovo corpo è nato.
La vocazione, chiunque sia, come senso di entusiasmo non può durare. Non c'è niente che interessi sempre allo stesso modo l'anima. Ma la vocazione spirituale è e quell'essere quello che è si conferma solo interiormente per la fiducia ed esteriormente per la dipendenza.
La differenza essenziale tra i corpi fisici ed i Corpi di Fuoco è la maggiore somiglianza che hanno questi tra sé, molto superiore alla somiglianza che hanno gli uomini per parentela di sangue.
La somiglianza dei Corpi di Fuoco tra sé è risultata dello sforzo comune ed interno in riuscire un fine unico.
Questa visione di un Figlio darà un'idea di questa somiglianza:
"Vedeva perfettamente un gruppo di uomini e donne trasmaterializzati in un piano di chiara luce. Le porte, arcate e mobili erano formati per le linee che tracciavano le ombre sull'intensa luce. Gli uomini vestivano con semplice etichetta, con cappe nere foderate di raso bianco e le donne elegantemente di nero. La cosa notevole in essi era la luminosità del viso, la lucentezza oro rossiccio dei capelli e l'uniformità e somiglianza dei visi. La pace e sicurezza di se stessi li aveva tolti del viso ogni durezza e linea caratteristica, sebbene tutti conservavano un aspetto di età media. L'opera che svolgevano nel mondo li manteneva legati alla durata delle sue apparenze.
Sparì questo insieme ed apparve l'insieme dei giovani. Erano esattamente uguali agli altri. L'aspetto di gioventù si distingueva solo per una maggiore lucentezza del suo viso.
Quindi apparve il gruppo dei più anziani. Tutti avevano i capelli oro rossiccio di gran luce e forza."
La somiglianza dei Figli tra sé è ogni volta maggiore secondo il progresso spirituale degli stesso ed infinitamente più notevole a quella del sangue.
I Corpi di Fuoco, per questo laccio di fraternità e somiglianza, formano una catena mistica che li va unendo indissolubilmente e che è luce e vita del Corpo Mistico della Gran Opera di Cafh.
Il laccio spirituale è buono, reale e vero, ed è esento della preoccupazione animale e sanguinea che oscura gli affetti più puri.
È basato su una sana spensieratezza che fa cercare in primo luogo il regno di Dio sapendo che tutto il resto gli sarà dato in aggiunta e, come si ama al fratello attraverso la divinità, i frutti sono di pace e calma.
Dove non ci sono interessi creati, speranze di ricompense, preoccupazioni di eredità, ci sono comprensione, stimolo, consiglio ed un affetto imperturbabile. Solo chi lo conosce sa quanta dolcezza ed affettività rinchiude l'affetto spirituale e come si aggrava nel momento del dolore, della malattia e della prova.
Inoltre, il laccio spirituale dei Corpi di Fuoco tra sé è forza soprannaturale per che i Figli possano sopportare certe prove ed attraversare certi passi del sentiero. Essi saranno inevitabilmente i genitori degli uomini della razza futura.
L'Idea Madre, trasmessa attraverso la voce Divina degli insegnamenti e realizzata per il Figlio nella sua vita interna, ha bisogno di un canale adeguato per essere trasmessa. Questo canale è la mente, l'energia ed il Corpo di Fuoco del Figlio.
A volte è necessaria, per la trasmissione di certi insegnamenti fondamentali, un intervento più diretto dei Maestri. Allora questo canale intensifica la sua forza di trasmissione ed il Corpo di Fuoco acquisisce una forza nuova e straordinaria.
La vibrazione del Maestro si mette sempre di più non solo in contatto col Corpo di Fuoco che si fa ricettacolo vivo, dell'insegnamento, bensì dell'energia e dell'espressione del Maestro.
I Maestri si impadroniscono del Corpo di Fuoco del Figlio per manifestarsi attraverso lui, sia transitoriamente o permanentemente e possono trasmettersi ancora di un Figlio ad un altro nell'ora della morte fino a compiere determinata missione.
Questa trasmissione di Maestri a Figli è a volte tanto intensa che questo cambia aspetto, di modali e di voce durante un tempo e presa atteggiamenti completamente strani a lui.
Il Corpo di Fuoco è la conferma esterna e viva della potenza di Cafh e della realizzazione dell'anima. Attestazione permanente, sulla terra, dell'impermanente conquista spirituale.

 

Insegnamento 12:  Le Stelle Celesti

Nel firmamento di Cafh le Stelle Celesti delle anime liberate segnano le tappe di realizzazione.
L'anima è diretta per leggi eterne che non può evitare. Il segreto della deificazione rimane delucidato identificando la volontà individuale colla coscienza cosmica.  
La soluzione del teorema divino è di una semplicità insospettata:  Tu ed Egli;  Egli e tu. Facile da comprendere, ma difficile di essere.
Solo per tappe deve essere riuscita la realizzazione ed il perché è un mistero che la mente non potè penetrare mai.   
Le tappe, per l'anima, sono sempre fondamentalmente le stesse, sebbene si caratterizzano e determinano secondo il tipo di essere, secondo la razza a che appartiene ed il clima della latitudine in cui è radicato.   
Inoltre, queste diverse tappe sono, allo stesso tempo, generiche ed individuali.     
La Riunione di anime di Cafh si districa per tappe specifichi, utili all'anticipo dei Figli che gli appartengono ed al compimento della realizzazione della Gran Opera.
I nomi mistici di queste tappe ascendenti sono:
HES:  Idea Madre
IRED:  Voce Divina
FOÁ:  Potenza di Amore
IHES:  Redenzione Ipostatica
CAFH:  Corpo Mistico
AHEHIA:  Illuminazione Spirituale, e
L'Anima, col suo nome proprio:  Unione Deificante.
L'anima che alza gli occhi al suo cielo interno vedrà che la prima stella, quella che guida tutta la traiettoria del sentiero, è la Divina Madre Hes.
Ella, dall'eternità, sa il nome ed il numero degli esseri predestinati per Cafh. Dai mondi superiori sono marcate le anime che devono riuscire la sua liberazione per il sentiero di Cafh.
Inevitabilmente, sia dove sia, l'anima sarà portata al suo destino glorioso. Questa predestinazione sembra un destino cieco che sceglie ad alcuni e rifiuta ad altri, ma non è così se la ragione, dalla considerazione del tempo, si alza alla visione della durata permanente.
Tale predestinazione solo conto per il momento, poiché tra tante nuove anime si vanno facendo atte per la stessa finalità ed altre si mettono in direzione di esserlo.
Sebbene divinamente le anime di Cafh sono predestinate, questo segno, rimanendo umanamente come mistero, concede a tutte le anime la possibilità di avvicinarsi alla Gran Corrente. Le anime che a lei si avvicinano avranno sempre possibilità di predestinazione.
L'altra Stella Celeste che brilla nel firmamento delle anime è la stella guida, necessaria affinché l'anima intraprenda la sua strada ascensionale.
I Maestri di Cafh guidano alle anime attraverso i Superiori, Oratori e Direttori Spirituali. Il numero di questi Maestri è ignorato sulla terra;  solo si può dire che si divide in mistici gruppi che trasmettono l'Ired alle anime dai mondi superiori.
Nel mondo astrale ci sono gruppi di Maestri che stanno in più diretto contatto coi Figli, divisi in numero di uno e quaranta due. Il numero uno è costituito per un Iniziato del Fuoco o un Iniziato Lunare.
L'Idea Madre è assimilata da Essi attraverso un'intensa concentrazione di un gran amore e prendendo vita propria si fa Ired, Voce Divina.
L'Idea Madre sintetizzata in Cafh è:  Il male è la cosa esterna, la cosa personale, la molteplicità di per sé, la cosa composta che vuole dissociarsi della cosa semplice ed avere una vita propria, qualcosa che è impossibile che allontana dalla cosa reale e crea fantasmagorie infinite.
L'anima per ritornare al suo pristino stato di semplicità ed unità, si deve fare egocentrica, vivere di sé, per sé, in sé, esaltando continuamente la vita interna.
L'egoencia non è una soprapersonalità, bensì è diventare niente per identificarsi colla Coscienza Universale della Divina Madre.
La realizzazione dell'anima, completamente interiore, è lo sforzo per diventare giornalmente simile a Lei, come la goccia di acqua alla sorgente.
La tappa in cui l'Ired di Cafh discende all'anima è quella che permette la discesa della Divina Madre al cuore del Figlio.
La Voce Divina dell'Ired incarna nei Figli per la Forza dell'Amore della Divina Madre, per Foá.
I Maestri, dai Mondi Superiori, prendono l'Idea Madre e gli danno vita spirituale. Fanno di lei l'Ired che è il Verbo, il Messaggio della Madre, la Voce divina;  e questo si incarna nel Figlio per la forza dell'Amore di Foa che è la Forza di Amore della Divina Madre.
Il cuore del Figlio è la dimora di Lei nel senso spirituale e materiale. Questa divina incarnazione fa possibile che l'anima viva la sua vita interna senza uscire di lì e possa mantenere il suo egoencia ed essere un niente di per sé ed  tutto con Lei. Così riesce il Figlio il suo controllo di fissaggio della stabilità. Tale fissaggio non è immobilità né inerzia, bensì una fonte di ogni attività, non di per sé, bensì attraverso Lei.
L'Idea Madre fa attenzione all'anima ed a lei si unisce indissolubilmente per un ritmo divino. Questo è l'elemento fondamentale della semplicità che oscilla continuamente in sé, facendo della materia menzioni e della mente materia, e respingendo il ritmo umano di imitazione, di dissoluzione e di molteplicità.
La Divina Madre è la misura dell'uomo. L'uomo è semplicemente niente, ma Ella è tutto. Non è umanamente niente che si dissolve eternamente in niente, bensì umanamente niente  che vive nella misura divina ed eterna.
Fissaggio, ritmo e misura svolgono il processo interno dell'anima di Cafh.
La potenza di Amore di Foá, la grazia dell'Incarnazione dell'Idea Madre nel Figlio, è la soluzione del problema eterno, il ponte teso tra il cielo e la terra, tra l'anima e Dio.
La Voce Divina incarnata nel Figlio, stabilita in lui,  prende la sua carne ed il suo sangue. Il Figlio, ricettacolo vivo, avvolge la Parola Divina e l'alimenta di sé, trasformandola e trasformandosi in lei. Solo questo mistero di amore fa possibile la redenzione e dà luogo alla nascita, nell'anima del Figlio, della Divinità, Ihes.
Troppi carichi pesano sull'anima e le sue aspirazioni non passerebbero mai più là del buon desiderio se non fosse redenta per la divinità umanizzata.
La divinità si limita affinché l'anima sia liberi. Il Figlio, al contatto divino, si va consegnando di a poco, senza riserva, fino a che niente rimane della sua umanità. Egli non sarà che vive, bensì la Divina Madre che vive in lui.
Il Figlio sarà redento e per questa redenzione si farà corredentor del genere umano. Tutto il suo essere, tutto il suo sangue sarà immolato per la rinuncia per la salvazione di tutti, ma allo stesso tempo, la vita divina ed il sangue eterno rivivranno in lui. Di uomo umano, per la redenzione, si trasformerà in un uomo divino.
Nel mondo il Figlio vive solo attraverso Cafh.
Gli affanni ed i lavori, tutto è niente per lui. Questi hanno valore solo quando li vedi attraverso gli occhi di Cafh che è l'espressione visibile della Divina Madre nel mondo. Tutta la cosa esterna, la cosa multipla, la cosa cangiante di per sé, è polvere e scoria;  ma, visto attraverso Cafh come risultato della manifestazione divina prende un'importanza straordinaria e vitale.
I Figli sono niente, ma non abbandonati come niente. Questo è una semplice potenza egocentrica che non ammette composti per sé, ma che sta in una continua e produttrice attività. Il ritmo potenziale interno che fa della mente materia e della materia menzioni, annichilisce l'attività di per sé, ma gli dà una forza straordinaria di attività in sé, in Lei. Dio è in sé silenzio profondo ed imperscrutabile, ma si manifesta nel mondo come un'azione ininterrotta. Il Figlio rimane nel suo silenzio e nella sua pace, ma lavora fuori senza silenzio e senza pace.
La redenzione interiore, uscendo del Figlio ed espandersi alla sua periferia in beneficio degli altri esseri, porta al Figlio all'Illuminazione Spirituale.
Quello che sta in lui lo trova continuamente nelle anime redente. La divina Madre che sta in lui la troverà in tutte le anime. Hes ed Ahehia sono uno.
Questa tappa porta al Figlio fino alla cima e gli concede l'illuminazione spirituale;  può volare quale aquila sull'Umanità e riflettere la sua luce in tutte le anime.
Egli è arrivato alla tappa finale.
Egli può trasformarsi in una Stella Celeste, in un'anima liberata.
Dice il Libro dei Morti degli Egiziani: “Non può morire oramai un'altra volta. Gli sarà concesso un astro nel cielo e sarà stabile come le ore dell'Eternità."
Il può giàsapere chi è e può identificarsi attraverso il suo nome spirituale. Non L'anima non sarà altra volta composta né soggeta alle combinazioni della vita e della morte, bensì sarà semplicemente divinizzata nell'Unione della Coscienza Divina.

 

Insegnamento 13:  Il Forte Liberatore

Cafh aspetta la prossima discesa della Divina Incarnazione sulla terra.
Il Forte Liberatore, il Maitreya, il Cristo Glorioso, è l'immagine dell'Essere Divino atteso.
Molti affermano che la Divina Incarnazione in realtà non incarna in un uomo, bensì anima solo una forma o da impulso ad un essere scelto. La natura del Dio-uomo è solo divina;  la sua umanità non è più che un riflesso, un'illusione.
Altri affermano che la Divina Incarnazione è un simbolo, un'immagine della discesa dello spirito alla materia e l'elevazione dello stesse al suo pristino stato, un'analogia divina che indica la nascita di una forza spirituale nell'anima che è la manifestazione trascendente di Dio nell'essere, poiché l'anima deve salvarsi da sola.
    Altri affermano ancora che la Divina Incarnazione è reale ed essenzialmente incaarnata nell'Uomo-Dio e che la sua natura è umana e divina.
Gli orientalisti dicono che la Divina Incarnazione realmente umana e divina viene periodicamente sulla terra per salvare all'Umanità.
I cristiani dicono che la Divina Incarnazione, realmente umana e divina, incarna nel Dio-uomo sulla terra per redimere all'Umanità e che questo atto divino, per essere integrale e soddisfacente, non può essere ripetuto;  è unico.
Cafh ha al riguardo la sua propria opinione che sarà sposta qui, ma che in ultima istanza dovrà essere chiarita individualmente per il Figlio man mano che si aumenti in lui la purezza interna e la chiarezza mentale.
L'essere deve riuscire la sua liberazione interna per il suo proprio sforzo. Ma questa umana volontà perde ogni valore determinante quando si disunisce della finalità comune ed unica. Il destino di perfezione inerente all'anima è la sua partecipazione alla coscienza cosmica.
Allora l'essere riesce da solo la sua liberazione, perché determinatamente si mette in contatto con le forze di liberazione cosmiche.
La liberazione dell'essere è prestabilita per un atto puro della coscienza divina e riuscita per l'essere stesso, in sé, per il suo atto volontario di partecipazione e sforzo. È indispensabile allora la partecipazione dell'Incarnazione Divina per la salvazione degli esseri e dell'essere.
Allora questa salvazione non si effettua solo individualemente o parzialmente, bensì è collettiva per tutto il genere umano, per tutte le forze vive predestinate della terra e allo stesso tempo per ogni essere di per sé.
Questo processo divino-umano in bene della redenzione totale degli esseri può essere osservato nel corso dello svolgimento della razza ariana.
Nei principi della razza, la Rivelazione e la Tradizione esprimono unicamente un contatto dell'uomo con Dio attraverso la riverenza e l'omaggio. Dio impera costantemente nel mondo e busta l'uomo, e l'uomo ha a sua volta gli occhi continuamente alzati al cielo alla ricerca della difesa di questo Dio, ma non lo conosce bensì attraverso le grandi manifestazioni della natura.
Come passano i cicli di vita questa idea diventa più profonda nell'uomo, ma allo stesso tempo stabilisce un steccato insormontabile tra Dio e l'uomo.
Due cose completamente distinte, un Dio immanente ed un uomo creato. Due paralleli che si allontanano sempre di più del suo punto di partenza e che nessun sistema filosofico né immagine speculativa della mente arriva ad unire;  è una separazione insormontabile.
L'anima perde il suo potenziale unitivo con Dio e rimane così inibita per i grandi voli di fronte ad un gran vuoto.
Dio può riempire solo quello vuoto. Solo Egli può avvicinarsi all'uomo ed attrarrlo a Sé. Questo è un fatto non solo umano, bensì razziale e cosmico.
La Divina Incarnazione è Dio stesso che prende forma umana per riempire questo gran vuoto.
Ma, affinché questa discesa divina alla terra sia tale, non può essere solo un fatto ideale, un'irradiazione, un'immagine, una potenza direttiva, bensì deve essere un fatto reale, effettivo, carnale. Di non essere così non riempirebbe il suo proposito.
L'idea della discesa divina alla terra si fa sentire allo stesso tempo, su tutta ella.
La formazione dell'Idea Messianica l'impregna tutto in un stesso istante.
Alla distanza del tempo questo può provarsi quasi storicamente.
Il fatto di un Dio fatto uomo non è menzionato in nessuna delle tradizioni più antiche, specialmente né nelle vediche né le induiste.
La Rivelazione stabilisce solo le relazioni dell'uomo col Dio cosmico.
L'Idea Messianica che si manifesta nel mondo prima della venuta di Cristo, rimonta a pochi secoli prima della sua venuta ed appare allo stesso tempo in tutte le religioni ed in tutti i paesi.
L'idea della necessità di un Messia Redentore si forma sulla mente del mondo. Osiride, il Dio protettivo dei morti, si trasforma in Egitto nel Redentore, morto, spezzato ed altra volta resuscitato per bene degli uomini.
In India il Divino Redentore Krishna incarna sulla terra, si fa simile agli uomini, condivide le sue vite e dei suoi mali per potere salvarli. Krishna in nessun testo indù sta menzionato storicamente prima del periodo messianico.
Cristo, fino ai nomi sono sembrati nella sua radice, è il Dio Uomo che vive e muore per redimere all'Umanità. La Divina Incarnazione dell'Iniziato Solare di Quarta Categoria è un fatto divino ed umano, ideale e materiale, cosmico ed individuale.
L'atto redentore, allora, se è un fatto reale, se è un atto divino totale, non può essere ripetuto:  è unico.
La Divina Incarnazione incarna periodicamente sulla terra, ma l'atto cruciale di redenzione di una razza può essere solo consumato una sola volta.
La Divina Incarnazione incarna tra gli uomini e si mette in contatto diretto con essi.
Ritorna in un'altra tappa ed illumina le sue menti. Ritorna un'altra volta ed impregna tutto della sua presenza.
Gli uomini sono idealmente predisposti per la redenzione per l'influenza delle Divine Incarnazioni che hanno incarnato tra essi, ma la redenzione carnale effettiva si consumi solo una sola volta.
Cristo, colla sua partecipazione umana ai dolori dell'Umanità, nella sua Passione, li redime pienamente. Anche carnalmente.
Ma la redenzione potenziale della Divina Incarnazione di Cristo deve essere aggiornata in ogni essere. Ogni uomo deve trasformarsi in un altro Cristo per fare effettiva in lui la Divina Redenzione.
Quello che fu fatto ed abbracciò tutta la coscienza dell'Umanità, deve ripeterlo ogni anima in sé colla sua volontà e sforzo.
La discesa della Divina Incarnazione alla terra nella prossima apparizione deve riuscire pienamente questa finalità.
Il Forte Liberatore deve rompere la porta che separa all'anima dalla divinità, affinché questa riesca una trascendenza divina.
E questa Divina, reale, iniziatica venuta, è l'attesa per Cafh.

 

Insegnamento 14:  L'Integrità della Gran Opera

Il Piano Divino nella terra si districa attraverso le opere degli uomini.
Le opere materiali, intellettuali e spirituali degli uomini, costituiscono il Corpo Mistico della Gran Opera, attraverso il quale si manifesta e compie il Piano Divino sulla terra.
La Legge di Predestinazione Consecutiva e la Legge Arbitrale di Possibilità sbattono costantemente tra sé in lotta satanica, ma quando entrano in un piano armonico di analogia si trasformano nel divenire realizzatore.
Queste idee divine, concretate umanamente nel mondo, danno per risultato l'Integrità della Gran Opera.
La Gran Opera, tuttavia, è fatta per un'infinità di pezzi distinti che si vanno coltivando gradualmente ed unendo tra sé nel tempo e nello spazio. Ogni insieme di uomini lavora in un determinato pezzo che è una parte integrale della Gran Opera.
Cafh partecipa all'Integrità della Gran Opera destinata alla formazione della razza futura, in un lavoro spirituale.
La Gran Opera di Cafh è riunire alle anime destinate, nel tempo e nello spazio, per preparare l'Idea Madre Spirituale della razza futura.
Non solo Cafh prepara il movimento spirituale del futuro, perché c'è nel mondo altri gruppi, non numerosi che lavorano e stanno destinati a questo scopo speciale.
L'Idea Madre Spirituale del futuro sarà costituita per una Organizzazione, una Conoscenza ed una Mistica.
La Gran Opera di Cafh è preparare una parte della mistica del futuro per la sublimazione della Vita Interna nelle anime.
Cafh fa la sua Opera riunendo alle anime destinate per lei affinché svolgano continuamente in loro stesse la vita interna, praticando per tre tappe, secondo le sue categorie, l'ascesis della Rinunzia e la Mistica del Cuore.
Non tutte le anime che formano la riunione di anime di Cafh sono uomini che abitano nella terra, ma ci sono anime che partecipano alla sua opera e che abitano nel mondo astrale.
La riunione di anime di Cafh forma il Corpo Mistico della stesso.
La Gran Opera di Cafh, per essere tale, deve avere una manifestazione nel mondo e lei per non avere beni estrinseci non ha né tempii né città né conferisci, si manifesta esclusivamente nel mondo come un'opera magnetica, attraverso il suo Corpo Mistico formato per la portata umana e magnetica dei suoi Figli.
Ella si manifesta allora attraverso i suoi stessi Figli:  per i suoi corpi, le sue anime, le sue possibilità, la sua capacità, i sui averi, il suo sangue e la sua santità.
I risultati di questa potenza interno tramonto in movimento, è un'irradiazione magnetica che continuamente continua a materializzarsi in fatti vivi e duraturi.
Questi fatti sono:  provvidenza per i necessitosi, salute per i malati e direzione per le anime.
I Figli, per la pratica interiore della Mistica del Cuore e per l'esercizio continuato dell'Ascesis della Rinunzia, risparmiano un'infinità di forze che ripartono nel mondo come realizzazione immediata.
La pratica dell'Economia Provvidenziale abilita i Figli per aiutare materialmente i necessitosi ad essi destinati.
L'aiuto materiale fa violenza alla buona volontà dagli uomini e, togliendolo preoccupazioni esterne, li spinge verso la vita spirituale. L'uomo ha bisogno di due pani quotidiani:  il pane materiale ed il pane spirituale.
La riserva di energie aumenta nei Figli la portata di forze magnetiche che trasmettono ai malati come salute e benessere. Un uomo sano e forte è una promessa per il futuro ed una pietra angolare per il gran tempio della religione universale.
L'unione intima che praticano i Figli colla Divinità conferisce loro il dono di consigliare e dirigere alle anime. Rivelare le possibilità della cosa soprannaturale agli eletti è aprirgli gli occhi dell'anima affinché vedano il suo cielo interno.
L'opera materiale ed esterna allora, il Gran Tempio di Cafh, è costituito per questa opera diretta che i Figli esercitano con gli uomini.
Cafh, non possedendo niente sulla terra, non vuole nascondersi al mondo, bensì vuole dimostrargli la verità spirituale della consistenza dei beni umani in sé, prescindendo dai beni materiali.
La vita interiore, la ricerca divina nell'anima, non è solo fonte di ben spirituale, ma anche è fonte di ben intellettuale e materiale.
Tutto sta metodicamente a portata di mano dell'uomo che cerca in sé suolo la soluzione dei problemi dell'ente e della vita.
La Gran Opera dei Figli di Cafh è realizzare per il mondo questo miracolo.
I Figli comunicano così colla Divina Incarnazione a venire, della salvazione dell'Umanità per l'Ascesis della Rinunzia e la Mistica del Cuore.
Partecipano fisicamente, perché danno i suoi corpi ed il suo sangue nella formazione sulla terra della Gran Opera di Cafh.
Partecipano intellettualmente, perché danno tutta la sua forza mentale affinché l'Idea si mantenga integrale, non permettendo la sua materializzazione attraverso un'opera materiale né il suo volatilización attraverso un'opera ideale, secondo il suo lemma:  Fare della materia menzioni e della mente materia.
Partecipano spiritualmente, non speculando sull'Essenza o non Essenza di Dio, bensì mediante l’incondizionale obblazione di tutto il suo amore.
Quello che sia contrario a questi principi fondamentali non partecipa alla vita spirituale di Cafh ed appanna e ritarda la sua realizzazione essendo rifiutato finalmente per lei.

 

Insegnamento 15:  Il Potere della Gran Corrente

Cafh è una Opera Divina nata del pensiero dei Maestri come risultato efficiente di una parte del compimento del Piano Divino.
I Maestri che idearono necessariamente a Cafh la rifletterono nella terra nei Figli che dovevano dargli vita ed organizzarla;  queste correnti di un pensiero divino ed una corrispondenza umana generarono gradualmente una forza determinata che invase, il campo magnetico dell'ideazione di Cafh, formando così il suo corpo energetico. Il movimento continuato che mantiene, accresce e distribuisce le energie del corpo energetico di Cafh si chiama Potere della Gran Corrente.
Questa è allora la forza concentrata di Cafh, passata, presente e futura;  divina, mentale e materiale.
È la forza del passato perché ogni pensiero, sentimento, comprensione e sforzo dei Figli emesso rispetto a Cafh, stando questa in contatto colla Divinità, prende un'ampiezza divina, vuole dire:  un pensiero o desiderio divinizzato, centuplica la sua potenza in tutte direzioni e latitudini e diventa permanente e non passeggero. Sussiste nel campo energetico come una realtà e non mangio una possibilità.
È la forza del presente perché sta alimentando colla vita dei Figli che gli appartengono;  unendosi i Figli a Cafh con un voto di unione grande o piccolo, poiché essi consegnano qualcosa di se stessi, qualcosa della sua vita che giornalmente si unisce al corpo energetico di Cafh come un'offerta. Ancora l'atto più insignificante del Figlio, prende per questa ubicazione di lui, di fronte alla divinità, un valore straordinario e lo fa comproprietario alla Gran Opera di Cafh.
È la forza del futuro perché il Figlio, non consumando nel suo beneficio tutti i suoi sforzi e rinunciando in anticipo al frutto delle opere, li libera in questo modo dei fattori perituri, proietta questa forza umana divinizzata della vita del Figlio nell'eternità, facendo di lei una sorgente perenne di forze vive che agiranno certamente in un'era futura.
È una forza divina perché è l'Idea Madre di Dio come partecipazione al Piano Cosmico espressa per i Maestri di Cafh, la quale non protegge solo a Cafh col sapere e l'amore che sgorga dalla presenza divina in Essi, bensì fa che Cafh la condivida continuamente accrescendo la sua forza.
È una forza mentale perché l'Idea Madre Divina è trasmessa continuamente, non attraverso una Rivelazione fatta tradizione e dogma, bensì attraverso una Rivelazione continuata per un insegnamento orale, per un verbo divino umanizzato.
Questo fluisce continuamente della coscienza dei Maestri all'attenzione in attesa dei Figli e dalla volontà comprensiva dei Figli alla condiscendenza dei Maestri.
È sempre questo un canale mentale aperto tra i Maestri ed i Figli che genera forze mentali ininterrotte che si rovesciano come una cascata continuamente nel corpo energetico di Cafh.
È una forza materiale perché i Figli lei contribuiscono col suo proprio sangue, lavoro e possibilità.
Danno il suo sangue attraverso la dedicata la riserva di energie;  danno il suo lavoro attraverso l'assistenza fisica ed astrale, danno le sue possibilità attraverso la consegna del suo tempo e per la rinuncia da parte dei suoi beni intrinseci ed estrinseci.
Il corpo energetico di Cafh, attraverso il fluire continuo del Potere della Gran Corrente si mette a sua volta in contatto col corpo energetico dell'universo, dando e ricevendo forze.
Inoltre si mette in contatto con tutti i centri di forze simili a lui che espandono le sue radiazioni per la formazione dell'Idea Madre Spirituale del futuro, scambiando continuamente forze con essi.
In questa attività ricevente, cumulativa ed espansibile si accrescono e rinnovano i suoi poteri.
 Il Potere della Gran Corrente fluisce su Cafh come una portata circolatoria riempendo le vene del Corpo Mistico.
Il Potere della Gran Corrente è divinamente regolato attraverso le gerarchie e categorie divine ed umane di Cafh, ed attraverso l'obblazione dei Figli.
Non tutti i Figli partecipano al Potere della Gran Corrente dello stesso modo, poiché questa è progressiva e secondo la categoria. Per condividere la stessa è indispensabile l'obblazione volontaria e continuata del Figlio e la corrispondenza gratuita e gentile dei Maestri.
La partecipazione al Potere della Gran Corrente si effettua permanentemente, o alternando o per riflesso.
I Figli che ofrendan la sua attenzione e buona volontà alla Gran Opera partecipano alla Gran Corrente per riflesso;  è come se fossero lavati per la luce divina.
I Figli che danno una parte sostanziale di sé penetrano nella Gran Corrente e sono illuminati da lei in alcuni momenti di elevazione.
I Figli che danno tutta la sua vita senza riserve alla Gran Opera stanno invasi per la luce divina della Gran Corrente che illumina tutto il suo essere fino ad identificarsi con lei.
Questa partecipazione al Potere della Gran Corrente è sempre graduale.
Nessun essere potrebbe tollerarla informa senza morire;  solo a poco a poco si va identificando con lei.
Quotidianamente la Gran Corrente è aggiornata nei Figli attraverso le benedizioni. Ella è trasmessa dai Maestri che agiscono come canali divini, al Superiore ed i Superiori che agiscono come canali umani, e trasmessa a tutta la Cafh e tutti i Figli.
Ella è saggiamente distribuita per i Superiori in ognuno dei Figli secondo le sue possibilità, e secondo essi diventino creditori alla stessa.
Quando il Potere della Gran Corrente è contenuto e non gli è permesso di arrivare liberamente al Figlio, si prodursi sempre un processo doloroso. Non è questo una punizione propriamente detta, bensì una chiamata all'anima affinché diventi degna della sua vocazione divina.
I Figli che non contribuiscono col suo sforzo continuato al sostegno della Gran Opera ed al Potere della Gran Corrente, si trasformano in parassiti e vampiri.
Non corrispondere come è dovuto alla Grazia Divina ed essere pigro nel compimento dei propri doveri, è essere un parassita. Non corrispondere egoista ed ostinatamente all'Opera Divina è trasformarsi in un vampiro.
La triste conseguenza di questi mali è che, logicamente presto o tardi, i Figli infedeli sono espulsi della Gran Corrente.
La Gran Corrente agisce continua e vantaggiosamente in tutto l'essere dei Figli, ma è sprecata attraverso attività egoiste, di ansie negative o di attuazioni psichiche. Questo fa ma non si sprechi la Gran Corrente, bensì impedisce il libero circolare di Lei nell'anima del Figlio.
Stimato il Figlio che sforzati a farsi creditore al beneficio della Gran Corrente!
Felice il Figlio che fa un'abitudine del suo sforzo per vivere nella Gran Corrente!
Benedetto il Figlio che identificati col suo sforzo col Potere della Gran Corrente!

 

Insegnamento 16:  Unione Sostanziale colla Divina Madre

Costantemente l'anima anela la liberazione spirituale e l'Unione Divina come supremo ed unico bene.
Cafh è un mezzo per riuscirla.
Ella attrae a sé le anime predestinate affinché per il suo mezzo riescano l'Unione Sostanziale colla Divina Madre.
È Unione Sostanziale perché è unione di sangue, di anima e di spirito.
Questo grandioso proposito che l'anima aspira trovare come metta dei suoi sforzi è una cima che bisogna scalare solo simbolicamente.
L'unione incomincia a diventare evidente nell'anima dal momento in che il suo desiderio di perfezionamento gli fa mettere il piede nel sentiero. Se dalla sua ammissione a Cafh il Figlio, per la corrispondenza divina che si stabilisce tra lui ed i Maestri, comunica immediata e progressivamente dell'Integrità della Gran Opera e del Potere della Gran Corrente, stabilisce, allo stesso tempo, in sua intimità profonda il sentimento tangibile della presenza e dell'Unione della Divina Madre in lui e con lui.
La Divinità che abita essenzialmente nell'anima sorge per questo contatto, e prende lì una posizione espansiva e visibile.
Quando il Maestro dice che l'anima solo finalmente del Sentiero riuscirà l'Unione non nega l'unione immediata, bensì indica le tappe a percorrere affinché questa Unione sia permanente.
Il contatto dell'anima colla Divina Madre dà una Unione Sensibile che purifica e tramuta la carne, il sangue ed il magnetismo del Figlio.
La partecipazione dell'anima alla vita della Divina Madre per mezzo dei Doni di Cafh e della pratica dell'Ascesis della Rinunzia, dà una Unione Spirituale che disintegra i composti delle potenze dell'anima.
La mistica del Cuore, cioè l'idea di permanenza colla Divina Madre, sentita intimamente ed espressa con risultati oscuri attraverso un stato di coscienza semplice ed amoroso dell'anima, dà una Unione permanente.
Questa Unione dove corpo, anima e spirito sono sostanzialmente uniti alla Divina Madre è integrale.
Il contatto dell'anima colla Divina Madre, per mezzo della partecipazione con Cafh, è un sentimento subitaneo di liberazione.
Tutti gli uomini cercano affannosamente la libertà senza non trovarla mai, perché è come se perseguissero l'ombra di qualcosa che si mantiene sempre alle sue spalle. È che la libertà è di natura divina e è ben unico inerente dello spirito, mentre la libertà umana non è più che un riflesso esterno, transitorio, irraggiungibile.
Ma il Figlio facendo la sua prima obblazione, negandosi qualcosa di sé, reggendosi come un valore contrario, si mette immediatamente in contatto diretto colla divinità e, come conseguenza ineludibile, percepisce l'espansione interiore della sua libertà.
Questo pre-stato interno fa che i suoi sentimenti e forze magnetiche vibrino di un modo distinto ed in contrapposizione alle sue vibrazioni anteriori.
Il sangue, il magnetismo del Figlio, si tramutano totalmente e si realizza l'Unione Sensibile colla Divina Madre.
Il Figlio, al più tardi in sette anni, ha lasciato il suo corpo ed invertito il suo sangue per prendere un Corpo di Fuoco. L'Unione Sensibile non è una possibilità, bensì un fatto.
La partecipazione dell'anima alla vita della Divina Madre, per mezzo dei Doni di Cafh e della pratica dell'Ascesis della Rinunzia, è il principio della disintegrazione dei composti nell'anima.
Nonostante le grandi possibilità molti Figli non passano dell'Unione Sensibile.
L'obblazione fu compiuta, il contatto di unione consumato, ed i Doni di Cafh affidati alle mani del Figlio.
Ma l'anima che per le abitudini positive anteriori questa predisposta a trasformare ogni valore spirituale in un risultato, sta dando sempre forma a tutte le sue possibilità.
Il potere che gli fu concesso si trasforma in un fatto positivo e si perde.
La forza divina aggiornata costruisce nuovi metodi e risultati, nuove legature e contrarietà.
Il Figlio lotta e lavora per fini separate ed i suoi risultati sono poveri e deficienti.
La negazione che il Figlio fa di sé e la sua offerta di rinunzia si trasformano in beni a portata delle sue mani che spende subito nella cosa esterna.
È indispensabile che il Figlio faccia della sua rinuncia un stato abituale continuato e questo lo riesce per la pratica dell'Ascesis della Rinunzia.
Questa rinunzia senza usura di energie risultanti incomincia a favorire all'anima per riuscire disintegrazione dei composti che devono restituir la sua pristina semplicità.
Il desiderio di vivere, il passatempo dell'immaginazione, l'espansione dell'intelletto come diletto spirituale personale sono sistematicamente negati.
Questa negazione non nega tuttavia il valore dei beni spirituali, bensì vuole solo ostacolare che questi si identifichino con l'essenza pura dell'anima, come lo fanno costantemente.
Affinché il Figlio neghi i valori spirituali, senza smettere per quel motivo di stimolare la funzione della volontà per potere mantenere allo stesso tempo questi valori attivi, agili e separati del centro dell'anima come mezzi non identificabili, è necessario un fine che sia positivo nei suoi effetti senza esserlo in sé.
Il Figlio riesce questo stato dando totalmente tutti i suoi sforzi a Cafh.
Il Figlio non crea forme, né elabora concetti, perché la sua unica immagine è Cafh attraverso l'integrità della Gran Opera.
La sua unica conoscenza è l'Insegnamento che gli è trasmessa per i Maestri, intrisa col Potere della Gran Corrente.
Il suo unico desiderio è la permanenza continuata e sostanziale colla Divina Madre.
Questo stato negativo disintegra all'anima dei composti che l'appannano e gli concede l'Unione spirituale colla Divina Madre.
Solo l'anima che, libero di composti, rimane semplice nella sua essenza può riflettere e completarsi con l'Essenza Semplice della Divina Madre.
Non può, naturalmente, avere né dare si unisca spiegazione dell'Unione Sostanziale poiché tutto ben negativo è oscuro per la mente dell'uomo ed ogni stato spirituale perde la sua semplicità volendo essere espresso.
Ma c'è nel Figlio che rimane nell'Unione Sostanziale colla Divina Madre, un aspetto e stato che fanno supporre la sua intima e molto segreta Unione Interiore.
Questi concetti e stati apparenti fanno presentire nel Figlio una coscienza semplice ed amorosa e sono come messaggeri che indicano che la sua anima possiede l'Unione Sostanziale colla Divina Madre.

 

INDICE

Insegnamento 1:  La Voce dei Maestri
Insegnamento 2:  Le Anime Predestinate
Insegnamento 3:  Il Regolamento
Insegnamento 4:  Radio di Stabilità
Insegnamento 5:  L'Insegnamento
Insegnamento 6:  Le Categorie
Insegnamento 7:  L'Idea Madre
Insegnamento 8:  Cafh di fronte alle Religioni
Insegnamento 9:  I Doni di Cafh
Insegnamento 10:  Economia Provvidenziale
Insegnamento 11:  Il Corpo di Fuoco
Insegnamento 12:  Le Stelle Celesti
Insegnamento 13:  Il Forte Liberatore
Insegnamento 14:  L'Integrità della Gran Opera
Insegnamento 15:  Il Potere della Gran Corrente
Insegnamento 16:  Unione Sostanziale colla Divina Madre

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